Serie A. Juve ko, Roma senza problemi. Ok Lazio e Milan
Due settimane di parole, di botta e risposta tra i vari protagonisti, di una sfida infinita. Roma e Juventus ripartono dalla Champions League, distanziate da un solo punto in classifica. Sì perché tra le due, quella che ha convertito tutta l’energia nervosa accumulata in queste due settimane in energia positiva è stata la Roma di Rudi Garcia. 14 giorni dopo la partita che aveva mandato i giallorossi a meno 3, ora la Roma si ritrova a -1. Merito di una partita vinta anche solo scendendo in campo contro il Chievo dell’ormai ex tecnico Eugenio Corini (Maran al suo posto). Prima Destro, sempre nell’occhio del ciclo, ma sempre a segno quando schierato tra gli 11 titolari, poi un ritrovato Ljajic e poi la chiusura su rigore di un Francesco Totti, domenica dopo domenica sempre più giovane. Se dopo 33 minuti la Roma ha potuto cominciare a pensare alla Coppa, stessa cosa non ha potuto fare la Juventus.
I bianconeri, che se da un lato possono esultare per aver ritrovato finalmente uno splendido Pogba, dall’altra devono incassare il primo passo falso della stagione (e farlo sul campo dell’ultima in classifica non è stato proprio il modo in cui se lo immaginava Allegri). Zaza e Pogba nel giro di qualche minuto, poi la tremenda difficoltà dell’andare a segno con le punte quando non è Tevez a tirare il coniglio fuori dal cilindro. Vero anche che Consigli, estremo difensore neroverde, ci ha messo del suo per impedire il raddoppio della Juve. Fatto sta che proprio quando i campioni d’Italia dovevano confermarsi è arrivato uno stop che continua a rendere infuocato l’asse Roma-Torino.
Se il menù del sabato aveva già servito il piatto forte con le due antagoniste per il titolo, la domenica è stata altrettanto interessante. Alle 12:30 una grande Lazio ha sbancato il Franchi, lasciando la Fiorentina in un quel continuo limbo di metà in classifica, alla ricerca di gol e conferme. Ma è stata una rande Lazio dicevamo. Djordjevic si conferma una vera e propria sentenza segnando il gol dell’1-0, il palo di Aquilani in rovesciata è, invece, l’emblema della stagione viola. Così la bella macchina di Pioli, trovando poi il gol con Lulic attraverso l’ennesimo contropiede nel finale, durato ben 8 minuti di recupero, ha centrato la terza vittoria di fila. La Lazio adesso sogna, a merito l’Europa, e lo fa insieme al Milan, l’Udinese e una bella e sciupona Sampdoria.
Anche il Milan di Pippo Inzaghi sta piano piamo trovando la continuità richiesta alla squadra rossonera. Dopo la vittoria contro il Chievo, Inzaghi ha sfatato il tabù della “fatal Verona”. L’autogol di Marques e la doppietta di un sorprendente Honda (sesto gol in campionato, come Callejon e Tevez) hanno aperto la strada per i tre punti, poi però ci sono stati i soliti difetti ai quali ha messo una pezza la manona di Abbiati, prima dell’inutile gol di Nico Lopez.
Viaggiano, invece, una spanna dietro le altre, Inter e Napoli. Le due sono state protagoniste di un pirotecnico 2-2, in un pareggio che di base non serve a nessuna delle due, ma, visto che sia per Mazzarri sia per Benetiez l’importante era non perdere, almeno in questo sono stati accontetati. Dopo un palo per parte, lo spettacolo è andato in scena nel finale: il solito Callejon ha aperto le marcature (sostituendo di fatto Higuain ancora assecco), ringraziando Vidic per l’assist, il pareggio immediato è stato di Guarin. Al novantesimo è arrivata poi la seconda, splendida, rete dello spagnolo con la maglia azzurra numero 7. Sembrava il gol vittoria, prima che Hernanes togliesse la castagne dal fuoco a un Mazzarri, espulso da Orsato e con forse un piede fuori da Appiano Gentile.
Nel pomeriggio tanti gol e tante emozioni. Come quella di Cagliari, dove la Samp non ha saputo gestire il vantaggio di Gabbiadini e Obiang. Il 2-0 blucerchiato è stato annullato dai gol di Avelar e di Marco Sau. Vittoria importantissima e meritata quella del Torino contro l’Udinese, il gol di Quagliarella (che al quarto gol con i granata è già al secondo senza esultanza, prima il Napoli e ora l’Udinese) allo scadere vale i tre punti e porta finalmente a Ventura la prima vittoria in casa. Sempre allo scadere anche il gol vittoria del Palermo che ha regolato alla Favorita 2-1 il Cesena. Dybala per il gol del vantaggio, poi Rodriguez dal dischetto per il pareggio romagnolo, prima del gol vittoria di Gonzales. Vittoria nel finale anche per l’Atalanta di Colantuono contro il Parma. Dopo un assedio e tante occasioni sprecate è stato Boakye, sfruttando un errore inaspettato di Mirante, ha realizzare il gol vittoria. I neroazzurri se la ridono, mentre a Parma dopo l’Europa sognata lo scorso anno, il presente dice ultimo posto in classifica e piena crisi.
(di Cristiano Checchi)