Tennis, l’ombra delle scommesse illecite travolge anche il mondo della racchetta
Il caso scommesse sportive si allarga anche al tennis. Neanche lo sport che fino a questo momento era rimasto fuori dai grandi scandali sembra riuscire a rimanere immune da questo confusissimo vortice di scommesse illecite. La procura di Cremona, impegnata nelle indagini per le combine sul calcio, ha gettato tante ombre su molti tennisti azzurri.
Dalla perizia informatica sul computer di Manlio Bruni, commercialista bolognese che gestiva un gran giro di scommesse illecite, esce fuori il nome di Daniele Bracciali, proprio lui sarebbe il giocatore più attivo tra quelli coinvolti nello scandalo. Braccio78, così si chiamava il suo account Skype, sarebbe stato il tramite tra Bruni, Gorietti, altro protagonista e organizzatore di combine, e il mondo del tennis. Le conversazioni intercettate risalirebbero al 2007/2008, in esse Bracciali non si sarebbe limitato a decidere o meno di accettare di truccare le sue partite, ma avrebbe proposto di comportarsi allo stesso modo a molti altri azzurri.
Volandri, Starace, Bolelli e persino Andreas Seppi sarebbero i nomi coinvolti e contattati dagli scommettitori. Il tennista altoatesino però, per tante stagioni miglior giocatore italiano, ha commentato prontamente le notizie trapelate: “Non c’entro nulla”. Puntualissima naturalmente anche la reazione della Federazione Italiana Tennis per voce del suo rappresentante più autorevole, il presidente Angelo Binaghi: “Se l’inchiesta dovesse confermare quanto sembra trasparire dalle intercettazioni pubblicate si tratterebbe di illeciti da considerare gravissimi e intollerabili”. Poi una precisazione con la quale sottolinea che quanto accaduto nel tennis sarebbe differente da quello che invece è successo nel mondo del pallone: “a differenza del calcio però questi sono fatti commessi nell’ambito di eventi internazionali, dunque non organizzati né gestiti da noi. Visto il danno d’immagine arrecato al tennis italiano, la Fit si dichiara parte lesa dagli eventuali reati commessi sia da propri tesserati sia da terze persone”.
Lo scandalo però sembra potersi allargare a macchia di leopardo anche ai tennisti stranieri, coinvolgendo nomi di grande prestigio. Le puntate di Bruni e Gorietti sarebbero infatti rivolte anche ad alcuni tennisti stranieri. Tutto questo grazie agli ottimi rapporti con Tomas Nydahl, tennista svedese a cavallo tra Anni Ottanta e Novanta. I nomi che sarebbero usciti dalle carte della procura sarebbero quelli di Davidenko, Kohlschreiber e addirittura quello del numero uno del mondo Novak Djokovic. Insomma lo scandalo sembra potersi ampliare senza confini. Le ombre sono ancora tante, i sospetti piuttosto concreti. Alla procura di Cremona il difficile compito di provare a fare chiarezza.
(di Giovanni Fabbri)