Basket. La Virtus Roma crolla a Pesaro: 89-87 per i padroni di casa
Dopo i tre tempi supplementari giocati a Praga mercoledì scorso, era lecito aspettarsi un calo fisico e, soprattutto, mentale da parte della Virtus Roma. Ma non di queste proporzioni. A Pesaro gli uomini di Dalmonte crollano nel secondo tempo contro la zona 2-3 marchigiana, perdendo una partita, a lungo controllata nel primo tempo, contro la squadra più accreditata alla retrocessione.
L’avvio di gara non poteva minimamente far pensare ad un finale del genere: la Virtus dà vita al miglior quarto dal punto di vista realizzativo, mettendo a segno trenta punti e dando l’impressione di poter far canestro ad ogni possesso. Morgan giganteggia in post basso, Sandri e Stipcevic danno un ottimo contributo dalla panchina, Pesaro non impensierisce con i suoi continui uno-contro-uno. La gara è in discesa ed in totale controllo dei giallorossi che, a metà secondo quarto, toccano anche il +18 con due triple consecutive di Stipcevic (14 punti nel solo primo tempo). Da questo istante Pesaro gioca la carta “zona 2-3”, che già aveva messo tanto in difficoltà Roma nella prima partita di campionato contro Caserta. Nonostante un canestro da tre di Gibson e una schiacciata in contropiede di Jones, l’attacco di Roma comincia a perdere fluidità contro l’ottima zona di Pesaro, che deciderà, da quel momento, di mantenerla per tutto il resto della partita. Il primo tempo si conclude 39-51 per la Virtus, ma già ci sono tutte le avvisaglie per una seconda frazione di gara quantomeno spigolosa.
Il terzo quarto inizia come peggio non si potrebbe per Roma: Myles e Ross prendono confidenza con il canestro e Judge domina sotto le plance data l’assenza per i soliti problemi di falli di Jordan Morgan. Pesaro rientra fino al -7(49-56), ma pochi attimi dopo perde il suo go-to-guy, ovvero LaQuinton Ross, il quale ingenuamente prende il secondo fallo tecnico e si fa espellere. L’allontanamento dal campo di Ross fa riacquistare un po’ di fiducia in attacco a Roma, che con due triple di De Zeeuw, ritorna a condurre con un vantaggio in doppia cifra (58-70).
Il problema è che a Ross si sostituisce Myles, autore di 22 dei 27 punti totali nel solo secondo tempo. Decisivo il suo apporto nel quarto finale, che si apre con un parziale di 14-5 chiuso dal 2+1 proprio del prodotto di Rider University. Musso commette un’enorme ingenuità dall’altra parte del campo, spendendo il suo quinto fallo sull’ennesimo tentativo da tre della Virtus con Bobby Jones, che riporta avanti Roma realizzando tutti e tre i liberi (77-79). Ormai, però, Myles si è acceso, è in piena trance agonistica e ancora con la sua prediletta mano mancina sigla il sorpasso del 83-81. Da lì in poi è una guerra di nervi dalla lunetta, anche perché Roma è letteralmente bloccata contro la zona avversaria: a 4 secondi dalla fine Gibson va in lunetta con la sua squadra sotto di tre, segna il primo libero e sbaglia appositamente il secondo. Jones è il più lesto di tutti a catturare il rimbalzo e a subire fallo a 82 centesimi dalla sirena finale. Jones ha in mano i liberi per trascinare la partita all’overtime ma sbaglia subito il primo tentativo e la speranza di Roma di riacciuffare il risultato si spegne in un batter d’occhio. Avrà da riflettere Luca Dalmonte su questa pesante battuta d’arresto della sua Virtus, terza sconfitta nelle ultime quattro di campionato. Ora il record in campionato recita 2-3, proprio come la zona che ha condannato Roma alla resa sul campo dell’ultima in classifica.
La Statistica: nel secondo tempo Roma ha tirato più da tre (19) che da due (8). 8/27 al tiro, 3/19 da tre.
Prossimi appuntamenti: mercoledì in Eurocup contro i tedeschi dell’Oldenburg, domenica prossima in casa contro Varese.
(di Emanuele Granelli)