Basket. La Virtus Roma si rialza: battuto Varese di Gianmarco Pozzecco
Invertendo l’ordine dei fattori il risultato cambia. Al contrario della trasferta di Pesaro, la Virtus Roma parte male, malissimo, non difende, tocca il -19 contro Varese, rischia di capitolare per poi risorgere da grande squadra nel secondo tempo, con difesa ed attacco mai così complementari dall’inizio della stagione. Dopo la brutta figura di una settimana fa nelle Marche e in vista di una calendario a dir poco terribile (domani già in campo contro Charleroi, poi quattro trasferte consecutive tra campionato ed Eurocup), un successo che dà una bella boccata d’ossigeno ai ragazzi di Dalmonte.
Ma per i primi venti minuti Roma se l’è vista veramente brutta. Nel primo quarto Varese, ed in particolare Diawara, dimostrano perché sono rispettivamente il migliore attacco e il miglior realizzatore del campionato. L’ex Denver Nuggets infila 15 punti nei primi dieci minuti con soli sei tiri dal campo, facendo male alla difesa romana sia dal perimetro che, soprattutto, dalla posizione di post medio-basso. Dal canto suo Roma perde nove palloni, di cui tre veramente ingenui di Morgan, e chiude il primo periodo sotto di sei punti (20-26) grazie solamente alla vitalità offensiva di De Zeeuw. Nel secondo quarto la musica non cambia, la Virtus in attacco abusa “pigramente” (avverbio usato da Dalmonte nella conferenza post-gara) del tiro da tre punti, in difesa è disattenta a rimbalzo, non regge gli uno contro uno e si fa innervosire da una direzione arbitrale quantomeno confusa. Ed Daniel firma un personale 8-0, condito da un paio di violente schiacciate, che fa volare il team di Pozzecco sul +19 (29-48) e qui Roma ha la bravura quantomeno di non affondare, rimanendo all’intervallo lungo ad una distanza accettabile e non particolarmente compromettente (40-52), con cinque punti a testa di Gibson e del solito ineccepibile De Zeeuw (fantastico canestro alla sirena a 66 centesimi dalla fine del quarto). A fine primo tempo Roma ha tirato la miseria di cinque liberi, ha subìto sei falli e ha perso 13 palloni, Varese è andata in lunetta 15 volte, ha subìto 15 falli e ha solo 4 turnovers a carico.
Al rientro in campo Diawara non sembra esser sazio dei 19 punti del primo tempo: gran canestro dal post in faccia a Gibson e tripla da autentico campione dagli otto metri abbondanti per il +11 (48-59). Questi, però, saranno gli ultimi canestri dal campo del francese e di Varese nell’intero quarto. Roma comincia la sua rimonta dalla difesa, con due ottime azioni di Morgan su Diawara, il quale poi viene sempre più spesso raddoppiato e messo fuori ritmo dai blitz giallorossi. In attacco Roma alterna gioco in area con buoni tiri dal perimetro e con quattro triple e otto punti di Brandon Triche completa il rientro in partita. Stipcevic firma il sorpasso (62-61) e Roma entra nel decisivo quarto a vele spiegate e con l’inerzia dalla propria parte. Dopo aver recuperato il punteggio con il quintetto con Ejim da 4 e De Zeeuw da 5, Dalmontericeve un decisivo contributo da Jordan Morgan, fino a quel momento poco brillante nella metà-campo offensiva. Il prodotto di Michigan University cattura due cruciali rimbalzi in attacco e sigla cinque punti consecutivi per il +6 Roma (79-73). Con Diawara in fase calante e Rautins mai entrato realmente in partita, è Callahan a riaccendere le speranze per Varese con un pick-and-pop ben costruito per il -3 Varese (81-78).Stipcevic, da buon ex (odiato, lasciò Varese per firmare con Milano), risponde da par suo, ripetendo la prodezza di mercoledì scorso contro Oldenburg e segnando la tripla della staffa (87-78 il finale). Una rimonta che non poteva prescindere da un atteggiamento difensivo diverso rispetto ai primi venti minuti: nel secondo tempo la Virtus ha infatti concesso esattamente la metà dei punti subiti nel primo (52/26).
La Statistica: Roma ha tirato col 43,3% (13/30) da tre. Nelle prime cinque partite ha tirato con il 27,2% (peggiore squadra del campionato).
Prossimi appuntamenti: domani contro Charleroi in Eurocup, sabato prossimo in trasferta contro la capolista Reggio Emilia.ù
(di Emanuele Granelli)