I paradossi del Tennis: dai milioni di Djokovic, alle difficoltà economiche del 1355 al mondo
Tennis. Il grande protagonista della stagione tennistica che si è appena conclusa è stato certamente Novak Djokovic, per trofei conquistati e per milioni di dollari guadagnati. D’altronde il binomio vittorie-denaro forma un connubio difficile da separare. Normale dunque pensare che il tennista che nel 2014 ha vinto di più sia anche quello che ha guadagnato di più. Una proiezione che, se allargata alla carriera dei tennisti, ritorna in maniera quasi matematica. Il professionista più “ricco”, parlando solo di guadagni provenienti dai montepremi dei tornei, è il giocatore più vincente della storia del tennis, Roger Federer, con i suoi 70,9 milioni di euro. Ogni tanto però la matematica diventa un’opinione: la nostra formula vittorie-guadagni infatti non produce il risultato che dovrebbe se si pensa al secondo giocatore più vincente degli ultimi anni. In questa speciale classifica Rafael Nadal, 14 titoli Slam all’attivo, è solo terzo, scavalcato proprio da Novak Djokovic (9 Slam). Fino a questo momento il serbo ha guadagnato 57,9 milioni di euro contro i 57,1 del campione spagnolo.
Lontane invece le vecchie glorie del passato: Sampras, nel corso della carriera, ha portato a casa “solo” 34,9 milioni, Andre Agassi 24,9. Un divario gigantesco che però non può stupire gli amanti della racchetta, consapevoli di come il tennis sia diventato negli ultimi anni un business ancor più importante grazie, per esempio, ai milioni dei diritti televisivi. Tornando al protagonista dell’anno che sta per concludersi ci accorgiamo di come i montepremi dei tornei stiano lievitando stagione dopo stagione. Lo stesso Djokovic infatti ha chiuso il suo 2014 con 11,4 milioni di euro, un risultato addirittura superiore rispetto a quello ottenuto nel 2011, quando, nonostante i tre titoli dello slam e i 5 Masters 1000, aveva guadagnato poco più di 10 milioni. I successi di questa stagione (1 Slam e 4 Masters 1000) gli sono bastati dunque per battere un altro suo record. Adesso il numero uno del mondo vuole continuare a stupire senza porsi limiti e diventare davvero uno dei tennisti più vincenti di sempre, non solo uno dei più ricchi. Il mondo del tennis però non è solo quello dei primi dieci tennisti della classifica mondiale. Nonostante i guadagni appena menzionati, ci sono tanti giocatori professionisti, molto meno forti dei Djokovic, Nadal e Federer, che spesso non possono continuare ad praticare la loro passione.
La causa? Gli introiti insufficienti per riuscire a ripagarsi anche solo le spese di gioco. Lo scorso 24 novembre Thomas Bucchas, argentino di 24 anni e numero 1355 del mondo, ha scritto una lettera alla Federazione Internazionale con queste parole: “Solo un centinaio di persone al mondo possono vivere questo sport. Vi sembra normale? Il resto non ottiene nulla”. Uno dei tanti paradossi della nostra epoca.
(di Giovanni Fabbri)