Calciomercato. I colpi dell’Inter? possibili grazie a Mancini
Nel campionato italiano di calcio ci sono pochi allenatori che possono vantare un curriculum vittorioso e di livello internazionale. Massimiliano Allegri ha allenato solo in Serie A e non ha ancora mai vinto un titolo continentale; Rudi Garcia, oltre che da noi, ha allenato solamente in Francia, vincendo un campionato e una coppa di lega, ma quando la rassegna transalpina era ancora priva dei grandi campioni di oggi; Stefano Pioli si sta affacciando solo quest’anno nelle zone alte della classifica, Bologna, Parma, Chievo e le altre squadre da lui allenate non gli consentivano neppure di sognare grandi successi; Filippo Inzaghi è solo un esordiente di belle speranze, con carisma e ottime idee certamente, ma ancora deve dimostrare tutte le sue qualità di manager; anche Vincenzo Montella ha avuto esperienze da tecnico solo in Italia e deve ancora riuscire a portare a casa il primo trofeo. Rimangono allora, parlando delle grandi squadre del nostro campionato, solo Rafa Benitez e Roberto Mancini.
Il primo ha ottenuto una quantità impressionante di vittorie internazionali, ciliegina sulla torta della sua carriera la Champions League conquistata con il Liverpool nel 2005 nella finale strappata al Milan di Carlo Ancelotti. Lo spagnolo però, nonostante il suo chilometrico palmares, non è mai riuscito ad imporre il suo carisma e a “costringere” i suoi presidenti ad acquistare i giocatori che avrebbe desiderato. Il secondo, Mancini, non ha ancora vinto nessun trofeo internazionale, ma ha portato a casa tutto quello che c’era da mettere in bacheca sia in Italia che in Inghilterra e ha vinto anche una coppa di Turchia con il Galatasaray. A differenza di Benitez, Mancini è quel tecnico che riesce ad imporre il suo peso contrattuale anche sul mercato. Con uno come lui il campionato italiano non guadagna solo un grande allenatore, ma anche tanti ottimi calciatori. Tutto questo per dire che non c’è da sorprendersi se, per il momento, la regina del mercato invernale è proprio la sua Inter.
Con gli arrivi di Lukas Podolski e Xedan Shaqiri la squadra nerazzurra aggiunge grande qualità ed esperienza internazionale alla sua rosa. Adesso l’attacco interista è davvero da Champions e se Mancini riuscirà a puntellare anche il reparto arretrato, allora la sua formazione potrà dire davvero la sua in chiave terzo posto. Gli altri due acquisti importanti sono stati messi a segno da Milan e Napoli. Gli azzurri sottraggono Gabbiadini alla Sampdoria, sicuramente il miglior calciatore blucerchiato di inizio stagione, e trovano finalmente un vice-Higuain all’altezza del ruolo; i rossoneri invece si aggiudicano un’arma importante come Alessio Cerci, riuscendo anche a liberarsi di Fernando Torres, tutt’altro che brillante i suoi sei mesi rossoneri.
Le prime due della classifica restano invece alla finestra e aspettano di piazzare qualche colpo importante per spostare gli equilibri del campionato verso Torino oppure verso la capitale. La Juventus vorrebbe portare sotto la Mole Wesley Sneijder, ma le richieste del Galatasaray e l’ultima smentita del suo procuratore potrebbero rendere la pista che porta all’olandese praticamente impercorribile. La Roma invece vorrebbe sistemare il reparto arretrato a causa della rinuncia forzata a Leandro Castan. Circola sopratutto il nome di Chiriches del Tottenham, giocatore seguito dalla Roma anche in passato. Chi invece già si è mosso per sopperire alla partenza di Gabbiadini è stato Massimo Ferrero, che ha portato a Marassi, sponda Sampdoria, il talento colombiano Luis Muriel. Si muove anche la Fiorentina di Vincenzo Montella che, in attesa di ritrovare il miglior Gomez e nell’impossibilità di affidarsi alle magie di Giuseppe Rossi, riporta in Italia il talento cristallino di Alessandro Diamanti. Le trattative però sono appena all’inizio, il mercato invernale entrerà nel vivo solo nei prossimi giorni e tutti i tifosi sono autorizzati a sognare.
(di Giovanni Fabbri)