Libri – La Parigi malinconica di Modiano
LIBRI – Avevamo già recensito un altro libro di Patrick Modiano, Nel Caffè della Giovinezza Perduta, e questo – dal titolo L’Erba delle Notti – non è molto differente dal precedente. Forse per lo stile, forse perché la protagonista è sempre la città di Parigi, ma i libri di questo scrittore si assomigliano sempre un po’ tutti; ciò non toglie però che siano sempre un piacevole e diversa lettura.
Anche qui, i misteri sono destinati a non essere mai svelati del tutto.
Questo volume narra, infatti, di un scrittore solitario, Jean e del suo taccuino nero su cui scrive nomi, numeri di telefono e date di appuntamenti. Tra le vie di Parigi, Jean incontra una ragazza misteriosa che lui conosce come Dannie, ma che in realtà ha mille identità ed una banda di loschi individui invischiati con il governo marocchino.
La storia, in realtà, è composta dai ricordi di Jean, che camminando per le vie di Parigi ricorda fatti avvenuti decenni prima, negli anni ’60, quando lui aveva solo vent’anni.
“Con il tempo le loro figure sono diventate sfocate, le loro voci impercettibili”. Il tema della memoria è dominante”.
La Parigi di cui narra Modiano è quella degli Esistenzialisti: in cui le giornate trascorrono nel grigiore della stagione autunnale e in cui le persone già sembrano meri ricordi mentre le incrociamo in un bar o nell’atrio di un Hotel.
Il tutto è contornato dall’ombra di un delitto irrisolto. La vittima “fantasma” è scomparsa e il caso sembra quasi irreale, così come d’altronde i personaggi descritti dall’autore. La malinconia aleggia su tutta la narrazione.
Grande prova dell’autore è però il confronto tra la Parigi odierna con i suoi macchinari moderni – come il cellulare – e quella dei ricordi di Jean: molte strade sono scomparse, i supermercati sono diventati macerie e i bar notturni chiudono alle 9.
È un libro piccolo nelle dimensioni (solamente 136 pagine), ma decisamente grande nella prosa e nessuno come Modiano sa meravigliare con la sua semplicità.
di Arianna Catti De Gasperi