FIFA: una poltrona per quattro
Quattro candidati per una poltrona, quella più importante per il calcio mondiale. Il 29 maggio a Zurigo, infatti, si terrà l’elezione per la presidenza della Fifa, un ruolo ricoperto negli ultimi quattro mandati da Joseph Blatter. Il plenipotenziario svizzero nel 1998, già segretario FIFA dal 1981, prende il posto del brasiliano Joao Havelange in carica dal 1974. Come segretario e presidente, Blatter spinse per l’abolizione della possibilità, da parte del portiere, di prendere la palla con le mani su retropassaggio dei suoi compagni di squadra, l’introduzione dei tre punti-vittoria dal campionato del mondo del 1994, l’impiego provvisorio del Golden goal prima e del Silver goal poi durante i tempi supplementari e l’inasprimento delle pene per atti ritenuti immorali durante lo svolgimento stesso del gioco come la simulazione, il fallo da tergo o il togliersi la maglietta dopo un gol. Il presidente elvetico non vuole mollare e ha rinnovato la sua candidatura per quello che potrebbe essere il suo quinto mandato, di fronte, però, troverà tre rivali non da poco come il principe Ali Bin Al Hussein, Luis Figo e il presidente della Federcalcio olandese Michael Van Praag.
Il principe di Giordania, già vicepresidente della FIFA, ha vinto la battaglia contro l’uso del velo islamico nelle competizioni calcistiche femminili e vorrebbe ridare trasparenza a tutto il movimento calcistico mondiale. L’ex Inter Figo risulta, ad oggi, il candidato più forte, il portoghese sembra intenzionato a rivoluzionare il mondo del calcio e ai microfoni della Cnn ha così motivato la sua scelta: “Mi preoccupo per il mondo del calcio, e quello che sto vedendo per quanto riguarda l’immagine della Fifa, e non mi riferisco solo ad oggi, non mi piace. C’è bisogno di un cambiamento di leadership, di governance, di maggior trasparenza e solidarietà”. Tramite una nota diffusa dalla Federcalcio olandese, Michael Van Praag ha spiega, invece, di essere “Molto preoccupato per la Fifa ed è tempo che questo ente torni a essere normale e a concentrarsi sul calcio giocato”. Si è ritirato, invece, Jerome Champagne, il francese non è riuscito ad ottenere il numero sufficiente di associazioni calcistiche necessarie per poter concorrere alle prossime elezioni presidenziali. Champagne ha così tuonato: “Le istituzioni si sono mobilitate per eliminare l’unico candidato indipendente. Gli ultimi eventi orchestrati in segreto e la distribuzione di lettere di sostegno tra i vari candidati mi ha fatto perdere sponsorizzazioni soprattutto in Europa. Diverse associazioni temevano rappresaglie, soprattutto quelle candidate ad ospitare competizioni continentali”. Dopo l’ufficializzazione delle candidature e le verifiche del caso, è partita formalmente la corsa a quattro, Blatter resta comunque il favorito, gli altri tre candidati scalpitano, saranno mesi infuocati ma una cosa è certa, il 29 maggio ne sapremo certamente di più.
(di Claudio Serratore)