Formula 1, Malesia. Trionfo di Sebastian Vettel, battute le Mercedes
La Ferrari non vinceva in Formula 1 dal gran premio di Spagna del 2013 con Fernando Alonso, Vettel non era sul gradino più alto del podio dall’ultima gara dello stesso anno, in Brasile. Due attese infinite che si sono liberate nella maravigliosa cavalcata rossa in Malesia che ha riportato il cavallino a trionfare grazie al quattro volte campione del mondo, capace di battere le fin qui inarrivabili Mercedes di Hamilton e Rosberg.
Stravince Sebastian Vettel al volante di una Ferrari ritrovata e che ha colmato il distacco della gara inaugurale in Australia (34 secondi). Il tedesco, partito secondo dopo la pole position di Hamilton, ha approfittato dell’entrata in pista della Safety Car dopo una banale uscita di pista della Sauber di Ericsson, si è accaparrato la prima posizione e non l’ha più mollata fino alla fine, gestendo le gomme in maniera perfetta, proprio come faceva negli anni d’oro della Red Bull, a dimostrazione, oltretutto, di non essere un semplice gestore, in grado di vincere solamente con la macchina migliore, ma un campione vero. Dieci secondi di vantaggio su Hamilton per la Ferrari, saldamente seconda forza del campionato ed ora convinta di poter disturbare i tedeschi ed approfittare di ogni loro titubanza. Alla corsa eccezionale di Vettel (commosso ma anche rabbioso sul podio) e al podio delle due Mercedes segue il quarto posto di un Kimi Raikkonen cattivo e sfortunato dopo l’errore in qualifica che lo aveva escluso dai primi dieci e la foratura al primo giro del gran premio che aveva relegato il finlandese in ultima posizione; altro segnale che questa Ferrari è veramente competitiva. In Malesia sono apparse in ombra le Williams, lente in prova, appena discrete in gara con il quinto posto di Bottas ed il sesto di Massa. Malino anche le Red Bull, alle prese con problemi di freni e costrette nelle retrovie (nono Kvyat e decimo Ricciardo). Fanno ancora la voce grossa gli esordienti: Verstappen chiude settimo al termine di una gara di personalità e senza alcun timore reverenziale, mentre il compagno di squadra in Toro Rosso, Sainz, finisce un gradino sotto ma comunque davanti alle Red Bull. Fuori dalla zona punti sia le Lotus (Grosjean 11.mo e Maldonado ritirato) che le Force India (penalizzati sia Perez che Hulkenberg), mentre per la McLaren Honda è arrivato un nuovo disastro: 17.mo e 18.mo posto in qualifica per Alonso e Button, ritiro per entrambi in gara dopo aver palesato i soliti ritardi e le solite difficoltà tecniche. Strada in salita per la scuderia di Woking e chissà cosa avrà pensato il rientrante Alonso nel vedere la sua vecchia Ferrari in trionfo davanti alle Mercedes. Esordio stagionale, infine, per la Manor-Marussia, giunta ultima con Merhi, unico pilota della squadra a partire visto che Stevens è rimasto fuori dalle qualifiche e dal gran premio.
Dopo due gare, la testa della classifica è sempre di Lewis Hamilton con 43 punti, tre in più di Vettel (40 come le sue vittorie in Formula 1) dieci in più di Rosberg, terzo a quota 33. Fra due domeniche il gran premio della Cina, rinnovo del duello 2015 fra Mercedes e Ferrari, aspettando l’uscita dal letargo delle altre vetture.
di Marco Milan