Moto GP. Americas Grand Prix, Marquez vola ma Dovizioso e Rossi sono lì
Al secondo appuntamento annuale della Moto GP, quello tenutosi sul circuito americano di Austin per l’Americas Grand Prix, Marc Marquez risale in cattedra e dopo una pole disarmante per gli avversari conferma le elevatissime aspettative nei suoi confronti, lasciando davvero poco spazio alle critiche e agli avversari, rimasti indietro di oltre 2 secondi. Il dominio del pilota della scuderia HRC è incredibile e per il terzo anno di fila, al termine del week-end a Austin, porta a casa anche la soddisfazione di pole position e record della pista.
La gara è partita con circa 40 minuti di ritardo a causa della presenza di una pozzanghera all’altezza della terza curva del tracciato texano, la decisione dei giudici di gara di ritardare la partenza è ovviamente da ravvedersi per la pericolosità della stessa; al via Dovizioso schizza con la sua DucatiGP e riesce a mettersi davanti al Cabroncito, con uno straordinario start che gli permette di superare anche Rossi, Smith, Lorenzo e Iannone.
Ma il dominio dell’italiano dura poco meno di un giro, perché proprio all’ultima curva del primo giro Marquez svernicia letteralmente Dovizioso e nell’arco di 3 giri costruisce tutto il necessario per non mettere più in discussione sino alla bandiera a scacchi il suo dominio. Malgrado una corsa senza troppi brividi, il terzetto di testa (o per meglio dire il duetto vista la gara stratosferica di Marquez), regala diverse emozioni; Rossi passa Dovizioso al sesto giro ma nella parte finale della gara la Yamaha M1 del Dottore comincia a perdere pezzi dalla gomma anteriore mentre la Ducati GP 15 di Dovizioso, merito anche di una guida estremamente fluida, sembra aver mantenuto intatte le gomme, relegando i problemi della Ducati, almeno in queste prime due gare, agli anni passati.
Dopo oltre quattro anni infatti la Ducati riesce a salire per due volte di fila sul podio e già questa è una bella soddisfazione per il team che sembra aver sfornato dopo un bel po’ di tempo, una moto veramente in grado di competere. Rossi dal canto suo ha gestito la gara senza spingere al limite, chissà forse sarebbe stato in grado di finire davanti al Dovi ma l’esperienza gli ha suggerito di mollare un po’ il gas e di andare a conquistare punti preziosi, pessima invece la gara di Lorenzo, ancora una volta giù dal podio e soprattutto colpevole di aver corso una gara davvero opaca, con il sorpasso a Iannone valsogli il 4° posto giunto solamente a tre giri dalla fine della corsa; a seguire Smith, Crutchlow, A. Espargaro, Vinales e Petrucci.
Prossimo appuntamento domenica prossima al GP Argentino sul Termas De Rio Hondo, con la speranza che qualcuno possa mettere in discussione Marquez e magari con una bella doppietta Ducati.