Una grande Virtus Roma asfalta Brindisi e sogna i playoff
In una stagione in cui è successo di tutto e di più, tra stravolgimento iniziale della squadra, riduzione del budget, impegni europei in mezzo alla settimana fino a marzo, infortuni, abbandoni senza avvertimenti e conseguenti cambi in corsa in ruoli chiave all’interno del roster, è ammirevole come la Virtus Roma sia ancora in piena lotta per raggiungere la post-season. Non sarà semplice, anche per via di un calendario piuttosto complicato (doppia trasferta a Trento e Bologna, poi season-finale in casa contro Cantù) ma già che, a tre giornate dalla fine, Roma abbia solo la possibilità di entrare tra le migliori otto è una sorta di miracolo. In più la squadra è viva, sta attraversando un periodo brillante e lo ha dimostrato anche ieri, asfaltando una Brindisi con la testa già ai playoff e timbrando il quinto successo nelle ultime sei gare (unica sconfitta a Milano).
Le motivazioni erano molte: non solo era necessario vincere per mantenere intatte le chances di entrare nei playoff, ma bisognava anche vendicare una partita d’andata che, a detta di tutti, ha rappresentato il punto più basso della stagione in corso, un pesantissimo -30 con la squadra incapace di svolgere anche i fondamentali più elementari. Inoltre, l’infortunio di Bobby Jones (frattura spiroide al quarto metacarpo della mano sinistra, oggi si opererà e ne avrà per un tempo non inferiore ai 45 giorni) ha spinto la squadra a dare il massimo per non far sentire l’assenza del leader difensivo della Virtus. Anche per colpa di una Brindisi “svogliata”, come l’ha definita coach Bucchi, ne è uscita una partita a senso unico, come l’andata, ma a squadre invertite.
Il primo tempo della squadra di Dalmonte è semplicemente perfetto: Ejim continua a cavalcare il suo momento di grande fiducia realizzando velocemente otto punti, mostrando tutto il suo repertorio,fade-away dal post basso, tripla dall’angolo e linea di fondo con imponente schiacciata; Stipcevic batte regolarmente la pigrizia negli show difensivi dei lunghi di Brindisi e anche lui sale rapidamente ad otto punti nel solo primo quarto. Brindisi fa scadere i 24 secondi al primo possesso offensivo, azione premonitrice di quello che diventerà un pomeriggio da incubo per i pugliesi. In difesa la Virtus subisce un solo canestro a difesa schierata, una tripla di Turner in faccia a Curry. Poi due canestri in contropiede di James per un totale di 7 punti concessi, il minimo stagionale in un quarto per Brindisi (23-7 fine primo quarto). Sulla carta Roma avrebbe dovuto soffrire non poco la coppia James-Mays, una delle migliori front-line del campionato, invece l’atletismo degli stretch-four di Roma ha messo in rilievo tutti i limiti dei due americani. Ebi, ad inizio secondo quarto, firma sei punti consecutivi portando i suoi sul +20 (29-9). Coach Bucchi tenta disperatamente una zona 2-3, con risultati deludenti: la Virtus chiude i primi venti minuti avanti 38-21, tirando il 63% da due e con un devastante 46-11 alla voce valutazione.
Nel terzo quarto il dominio virtussino si sposta dall’area pitturata all’arco dei 6,75: Curry (il cognome aiuta) realizza quattro triple di fila molto diverse per fattura, create dal palleggio, in transizione e dopo dei ribaltamenti di fronte. Nonostante le prove incolori di Freeman (1/8 al tiro) e Morgan (zero punti e tanto nervosismo), Roma entra nell’ultimo quarto sul +22 (61-39) e controlla agevolmente il vantaggio costruito. Per poter cancellare la peggior sconfitta della stagione serviva la migliore partita della stagione: tutto sotto gli occhi di DejanBodiroga, ospite di lusso al PalaTiziano.
La Statistica: Roma ha sempre vinto in casa contro Brindisi (6-0).
Prossimo appuntamento: domenica a Trento.
Classifica: Milano 46, Venezia 42, Reggio Emilia 38, Sassari 34, Trento 32, Brindisi 30, Bologna 26, Roma 24, Pistoia 24, Cremona 24, Cantù 24, Capo d’Orlando 20, Varese 20, Avellino 20, Pesaro 14, Caserta 11.
di Emanuele Granelli