“I bambini sanno”: nelle sale il docufilm di Walter Veltroni
In che modo i bambini vedono il mondo che li circonda? Walter Veltroni prova a dare una risposta a questo interrogativo con il suo ultimo emozionante docufilm che racconta in modo impeccabile ciò che i bambini pensano a proposito dell’amore, delle religioni, della famiglia, dell’omosessualità, delle guerre e dei sogni.
I bambini sanno, nelle sale dal 23 Aprile, è un viaggio unico in grado di far piangere e sorridere allo stesso tempo. Veltroni si insinua garbatamente nelle vite di ben trentanove bambini tra gli 8 e i 13 anni, svelando quanto di più bello e di più brutto i più piccoli hanno da dire sulle diverse realtà che si ritrovano dinanzi ai propri occhi ogni giorno.
Ciascuno dei protagonisti si mette a nudo, parlando davanti alle telecamere senza troppe difficoltà. Un bambino rom con il padre in carcere che non ha mai visto il mare, un genio matematico che sogna di avere figli intelligenti quanto lui, una bambina nigeriana abbandonata dal padre, la figlia di una coppia di lesbiche, il nipote di una vittima del terrorismo, un malato di leucemia deriso ed emarginato dai compagni, due gemelle di cui una con sindrome di Down.
Questi sono alcuni dei volti che Veltroni ha scelto di mostrare. I bambini sanno è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere perché sono proprio i bambini che hanno da insegnare molto agli adulti. Oggi, gli adulti sembrano aver dimenticato la loro vita da bambini e si lasciano sopraffare dall’odio e dalle guerre. E invece, come racconta una giovanissima musulmana, basterebbe davvero poco per essere felici perché ognuno è come è e per convivere pacificamente occorre solo saper accettare la diversità.
Forse pochi, come invece ha fatto Veltroni, erano riusciti a portare a galla l’anima autentica dei bambini. Bisognerebbe ricordarsi di loro in ogni momento, smettendo di considerarli delle persone incapaci di comprendere. Loro sanno molte più cose di quelle che conoscono gli adulti. Sopratutto non hanno ancora dimenticato i sogni, gli stessi che purtroppo, in una dimensione dove la crisi e la morte sembrano annientare ogni speranza, migliaia di genitori hanno riposto per sempre in fondo ad un cassetto.
(di Sabrina Ferri)