Libri – Una storia diversa dalle altre

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LIBRI – Qimageuesta e’ una delle prime volte che leggo un libro scritto da un ebreo che non sia ambientato durante la seconda guerra mondiale o che non narri le atrocita’ subite dal suo popolo. Per questo sono stata piacevolmente colpita da Il muro invisibile di Harry Bernstein: la storia, nonostante toccante, e’ diversa e la scrittura molto creativa e coinvolgente.

Questo volume, autobiografico, narra di Harry, un ragazzino di quattro anni, il più piccolo di cinque fratelli e si svolge nell’Inghilterra della prima guerra mondiale. Il padre, un ebreo immigrato dalla Polonia, lavora alle manifatture tessilii. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di una cittadina industriale dove al suo centro corre un muro invisibile: gli ebrei da una parte, i cristiani dall’altra. Quando Lily, la sorella maggiore di Harry, vince una borsa di studio per la Grammar School, il padre si oppone. Ma alla fine della guerra l’amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano, darà a Lily la forza di ribellarsi e di fuggire, con la complicità di Harry. Solo il figlio nato da questa unione negata sarà in grado di aprire una crepa nel muro, lasciando filtrare un raggio di luce.

Harry ha scritto questo romanzo ad oltre 90 anni per superare la nostalgia della perdita dell’amata moglie. E’ un giornalista e proprio per questo la sua scrittura e’ nitida, chiara ed efficace.
La capacita’ dello scrittore, comunque, di far vivere i parenti nelle pagine di questo libro e’ magica: tutti i ricordi, tristi o divertenti che siano, sono rievocati in maniera unica.
Molti dei personaggi sono interessanti come Lily, Arthur, sua madre, la madre di Harry. La madre di Harry in particolare e’ una donna forte, che piange nascondendosi dai figli, che sopporta le fatiche e un marito assente e per niente affettuoso. Importante notare che Bernstein non ci rivela mai il nome di sua madre, il che le fornisce ancor piu’ un’ aurea di mistero e autorevolezza. Harry non manca di sottolineare i suoi difetti poiche’ difatti e’ influenzata dai pensieri della gente comune che non accetta il diverso.

Noi ebrei siamo sempre capri espiatori a portata di mano. Sempre, per tutta la nostra storia.

Cio’ che mi piace di questo romanzo e’ che il tema della diversità religiosa è trattato senza esasperazione nè eccessi. L’autore non ci dice che le persone anno ragione o torto, ci fa solo capire che sono in qualche modo intrappolate nei loro ruoli e nei loro preconcetti – spesso e volentieri bigotti. Notevole anche come la narrazione non marchi il fatto che sia un uomo di oltre 90 anni a scrivere, ma anzi ci proietta la storia attraverso gli occhi di lui bambino, proprio come la vedeva e sentiva a quei tempi.

Questo libro ispira decisamente tanta voglia di cambiare e andare avanti.

Lo vediamo tanto chiaramente nella nostra strada, non è vero Lily? è come se ogni lato appartenesse a un mondo diverso

di Arianna Catti De Gasperi

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