L’ultimo saluto ad Annarita Sidoti. Campionessa nello sport e nella vita
“Madre di tre bambini, Annarita ha combattuto come una leonessa per tutto questo tempo, sempre con il sorriso, aggrappata alla vita in nome dei suoi figli, trovando infine anche la forza di raccontare pubblicamente la sua vicenda. Ma non è questo il momento di pensare a tempi e medaglie: questo è il tempo del dolore, al marito Pietro, ai piccoli Federico, Edoardo e Alberto e ai familiari va l’abbraccio sentito e la vicinanza di tutta l’atletica italiana. Che piange, riunita e con sincero dolore, per la scomparsa di una campionessa e di una donna a dir poco straordinaria. Ciao Annarita”.
Così, attraverso una nota, la Federatletica piange la scomparsa, a soli 44 anni, della campionessa Annarita Sidoti. La marciatrice siciliana si è spenta dopo una lunga malattia giovedì 21 maggio. Una delle più grandi campionesse dell’atletica italiana, che vinse l’oro nei 10km di marcia agli Europei di Spalato nel 1990 a soli 21 anni, e che si è ripetuta otto anni dopo a Budapest. Ma la sua vittoria più bella fu quella ad Atene dove conquistò l’oro mondiale nel 1997A.
Annarita partecipò tre volte alle olimpiadi e sei volte ai mondiali, con lei la marcia italiana raggiunse con tutta probabilità il momento di maggior competitività per quanto riguarda il genere femminile. La campionessa siciliana ha combattuto contro il cancro dal 2009, ha avuto il coraggio di raccontare pubblicamente la sua malattia nelle scuole e in pubblico. “Annarita oggi ha vinto la sua ultima gara e si trova adesso sul podio del cielo” così don Pio Sirna omaggia l’atleta durante le esequie tenutesi nella chiesa del Santo Spirito a san Giorgio di Gioiosa Marea nel messinese. Il feretro era avvolto dal tricolore mentre migliaia di persone gli tributavano l’ultimo saluto. “Mamma, campionessa, italiana che ci ha reso orgogliosi. Un pensiero per la famiglia di Annarita Sidoti”, così il presidente del consiglio Matteo Renzi, attraverso un tweet, le rende omaggio. Mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scrive nel messaggio di cordoglio inviato il 22 maggio alla famiglia Strino “Ho appreso con profonda tristezza la notizia della prematura scomparsa di Annarita Sidoti, campionessa dell’atletica italiana e mondiale in una delle specialità più impegnative come la marcia. La ricordo come atleta simbolo per lo sport italiano e come donna esemplare, anche per il coraggio con il quale ha affrontato la malattia. Al marito e ai figli esprimo, anche a nome degli italiani, la mia vicinanza e il mio cordoglio”. “Oggi è una giornata tristissima per l’atletica italiana, le medaglie della Sidoti sono storia del nostro sport, ma in questo momento dobbiamo ricordare Annarita e quello che fino all’ultimo istante ha rappresentato come donna. La sua grinta, la sua tenacia e quel sorriso che le illuminava il volto sono entrati nel cuore di tutti. Ho avuto la fortuna di essere capo delegazione della squadra azzurra in occasione dei suoi successi a Spalato e Budapest e l’immagine di lei che sventola, piena di gioia, un’enorme bandiera tricolore è un ricordo che in questo momento mi emoziona profondamente” queste, invece, le parole del presidente FIDAL Alfio Giomi apparse sul sito della federazione italiana di atletica leggera nel giorno della scomparsa dello “scricciolo d’oro”, così, infatti, venne soprannominata da Candido Cannavò Annarita in virtù del suo fisico esile.
di Claudio Serratore