Champions. Juve e Roma l’urna non sorride: City e Siviglia per Allegri, Garcia prende il Barca
Grande classico di fine agosto, è andato in scena nel tardo pomeriggio di giovedì al Grimaldi Forum di Montecarlo il sorteggio della fase a gironi della Champions League 2015-‘16, che con atto finale a San Siro presenta due ambasciatori d’eccezione: Paolo Maldini e Javier Zanetti. Per la prima volta nella storia della competizione ben cinque partecipanti provengono dalla stessa nazione; il record non poteva che essere spagnolo, con gli iberici che a Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e Siviglia aggiungono tramite i play off il Valencia.
A livello regolamentare, di rilievo è la modifica ai criteri che individuano le 8 teste di serie: quasi a rievocare la vecchia Coppa dei Campioni, non sono più infatti i primi 8 club del ranking UEFA ma i campioni nazionali delle prime sette federazioni che si uniscono ai campioni d’Europa. Con il Barca contemporaneamente sul trono di Spagna e d’Europa il posto vuoto in prima fascia viene occupato dal PSV Eindhoven campione d’Olanda (ottava federazione), che si unisce agli spagnoli e a Bayern Monaco, Chelsea, Juventus, PSG, Benfica e Zenit San Pietroburgo.
Orfane della Lazio eliminata dal Bayer Leverkusen, a rappresentare l’Italia nell’urna monegasca rimanevano Juventus e Roma; a conti fatti purtroppo le prime due forze del nostro campionato si trovano a dover fronteggiare un vero e proprio campo minato. La Juventus, vice-campione d’Europa, finisce in un girone D di puro acciaio con Manchester City, Siviglia (dove meno di 24 ore prima si era accasato Llorente) e Borussia Monchengladbach. Bianconeri non proriamente “allegri” per un sorteggio sfortunato che disegna il girone probabilmente più affascinante, con Juve, City e Siviglia a litigarsi il passaggio del turno ed il Borussia che, un gradino più dietro, non vorrà di certo sfigurare al rientro nell’élite continentale dopo 37 anni.
Urna non troppo benevola nemmeno con la Roma, che nel gruppo E fronteggerà il Barcellona dell’ex Luis Enrique detentore del trofeo, il Bayer Leverkusen carnefice della Lazio e i bielorussi del BATE Borisov. L’impressione è che per i giallorossi il girone si risolverà nelle sfide della terza e quarta giornata contro il Bayer Leverkusen con in palio un posto alle spalle degli alieni blaugrana, ma Totti e co. dovranno fare attenzione a non regalare punti a un BATE Borisov comunque abituato a calcare il palcoscenico della Champions League.
Senza il brivido dell’eliminazione diretta promette fuochi d’artificio l’incrocio tra Real Madrid e PSG, motivo di interesse principale del gruppo A. Ronaldo, Bale e Benzema da una parte, Ibra, Di Maria e Cavani dall’altra sono solo alcuni dei nomi di una sfida che definire stellare rappresenta un eufemismo. Lo Shakthar della vecchia volpe Lucescu proverà a rompere le uova nel paniere alle due corazzate, ma più presumibilmente gli ucraini dovranno difendere la terza piazza dagli svedesi del Malmoe, temibili soprattutto in casa. Simile il destino di Atletico Madrid (gir.C) e Manchester United (gir. B), ritrovatesi in gironi non privi di insidie che dovrebbero comunque chiudere al comando. Gli spagnoli dovrebbero lasciare a Benfica e Galatasaray il duello per la seconda piazza, con i kazaki dell’Astana che vivranno con eccitazione ed entusiasmo la prima campagna europea della propria storia a prescindere dai risultati; per la truppa di van Gaal il ritorno in Europa è piuttosto soft, mentre alle spalle dei Red Devils sarà guerra all’ultimo sangue tra Wolsburg, CSKA Mosca e PSV Eindhoven per proseguire il percorso in Champions o accaparrarsi perlomeno il terzo posto che vale l’Europa League.
Sembrano viaggiare su binari paralleli anche i gruppi F e G, che sulla carta dovrebbero concludersi nello stesso ordine di fascia delineato nelle urne di Montecarlo. Nel primo caso con il Bayern Monaco che in un testa a testa interessante dovrebbe comunque sopravanzare l’Arsenal, con l’Olympiacos papabile terza forza e la Dinamo Zagabria probabile fanalino di coda; nel secondo, messi da parte i sentimentalismi, Mourinho dovrebbe finire in testa al girone seguito dai vecchi amici del Porto, dalla Dinamo Kiev e dagli israeliani del Maccabi Tel Aviv.
Privo di club di primissima fascia, ma non per questo meno intrigante di altri, il gruppo H vivrà del duello a tre per un posto gli Ottavi tra Zenit San Pietroburgo, Valencia ed Olimpic Lione, con i campioni del Belgio del Gent che difficilmente sembrano poter sovvertire un pronostico che li vede fanalino di coda del girone. Prima dei saluti, sono stati eletti i due UEFA Best Player per la stagione passata: Leo Messi ha superato Luis Suarez e CR7 tra gli uomini, mentre tra le donne ha trionfato Celia Sasic (FFC Frankfurt) davanti ad Amandine Henry (Lione) e Dzsenifer Marozsan ( FFC Frankfurt). Blaugrana sono anche il gol dell’anno (il meraviglioso cucchiaio di Messi contro il Bayern) e la parata dell’anno (Ter Stegen sempre contro i bavaresi). Pronti e felici di essere smentiti nel pronostico dai risultati del campo, giudice unico ed inappellabile, non ci resta che aspettare il Match-day 1, sulle note di quel motivetto che incurante dello scorrere del tempo ci fa emozionare ancora come se lo ascoltassimo la prima volta.
di Michael Anthony D’Costa