Ro_Map Festival. Pulsa in 3d il cuore di Roma

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Globoscope2016_Circo Massimo
Globoscope2016_Circo Massimo

L’arte è da sempre nel suo DNA e oggi riesce perfino a rivoluzionare Roma. Dal 9 al 12 settembre la Capitale è stata un laboratorio a cielo aperto in cui luci e suoni si sono mescolati per dar vita al Ro_map Festival, fucina di artisti digitali e nuove frontiere del’architettura. Due serate al Circo Massimo e due in Piazza Navona per riempire la città eterna di sogno e bellezza. Ideato da Michele Cinque e prodotto da Lazy Film con il sostegno di Roma Capitale, il Festival ha avuto una serie di partner tra cui Paula Design per la comunicazione e Live Performance Meeting per l’allestimento.

Fa parte di Roma Estate 2015 la manifestazione di video mapping e installazioni luminose che il collettivo Coin e gli artisti degli Apparati Effimeri hanno pensato per dare nuovi significati alle architetture storiche di Roma. Non a caso sono stati scelti due siti estremamente simbolici e affascinanti, avvolti dall’atmosfera fredda e allo stesso tempo coinvolgente del 3d. Grazie al Ro_map, la Capitale entra finalmente in un circuito di festival internazionali che rappresenta la frontiera artistica del domani.

Il collettivo francesce Coin ha reinterpretato in prima nazionale la suggestiva cornice di Circo Massimo con l’installazione luminosa Globoscope2016: 256 sfere luminose disposte su 2000 metri quadrati e illuminate secondo un sistema wireless sintonizzato con musica d’ambiente. Maxime Houot è così riuscito a mescolare l’analisi matematica con il ritmo delle note e l’emozione visiva, tanto che i romani sono affluiti numerosi in questa surreale passegiata tra la storia e il futuro nonostante l’appuntamento infra-settimanale. Il collettivo Coin è un laboratorio francese che opera come vero e prorio hub artistico, cambiando di volta in volta i team sulla base delle esigenze dell’opera da realizzare. Questo consente un altissimo grado di commistione stilistica oltre che una grande transdisciplinarietà, permettendo di lavorare in loco e sul luogo studiare spettacoli che ne valorizzano ogni spazio.

Piazza Navona è invece rinata a vita digitale grazie agli artisti di Apparati Effimeri. Un nome, un ossimoro. Federico Bigi e Mrco Grassinaro sono unici in Italia e tra i migliori al mondo nel realizzare contenutivi visivi tridimensionali, definiti Mapping . La Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore ha così assunto una fisionomia fuori da ogni convenzione mentre gli spettatori muniti di occhiali 3d hanno fruito di uno spettacolo avvolgente e coinvolgente. Apparati Effimeri ha negli anni lavorato tra Hong Kong e Venezia, collaborando con grandi compagnie e gruppi industriali quali BMW, Lavazza e Ferrari. Sono giunti agli onori della cronoca attraverso la continua sperimentazione di nuovi linguaggi digitali, rispondendo ad un’esigenza di rinnovata creatività che spesso in Italia, e nella città eterna in modo particolare, non riesce a rompere gli schemi del classico e del canonico. L’elaborazione in 3 dimensioni applicata all’architettura, si unisce quindi all’interaction design, all’object projection e alla stereoscopia per dar vita a scenari virtuali dal forte impatto emotivo.

Afflitti ogni giorno da malesseri, malfunzionamenti e degrado, i romani hanno gradito questa spettacolare incursione nel futuro che gli ha permesso di camminare e ancora una volta apprezzare la dimenticata bellezza che li circonda.

(di Emiliana De Santis)

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