EuroBasket 2015 – Tutto pronto a Lille per Italia-Lituania
Amarcord- Italia-Lituania è una classica del basket europeo. I due precedenti più famosi sono in ordine cronologico: Semifinale delle olimpiadi di Atene 2004 e quarti di finali di EuroBasket 2013. Per la prima partita è doveroso aprire una piccola parentesi. La semifinale fu vinta in rimonta dall’Italia e spianò la strada verso uno storico argento per la selezione guidata dall’allora coach Recalcati, un signore del basket a capo di una squadra famosa non tanto per il palmares dei giocatori, ma per una sorta di mitologia creata dietro i componenti della nazionale. A capo di questi vi era la “Mosca Atomica” Gianmarco Pozzecco, croce e delizia del team, piccolo di statura ma con tanto talento e creatività che difficilmente si possono trovare nei playmaker italiani della serie A attuale. In EuroBasket 2015 vediamo Belinelli segnare triple con un alto coefficiente di difficoltà, ma i tifosi italiani erano già abituati a Gianluca Basile, Il giocatore più forte di quel gruppo e famoso per le sue “triple ignoranti”. Oggi il Baso ha 40 anni e gioca ancora in serie A con Capo d’Orlando. Quell’Italia era forte, anche grazie ai suoi due lunghi, Marconato e Chiacig, che erano rocciosi e con tanti punti nelle mani. La seconda partita amarcord è un amara sconfitta subita ai quarti di finale degli ultimi europei, dove l’Italia partì bene nella competizione vincendo 6 partite su 8. Quella partita se la ricordano bene Belinelli e Gentile che non riuscirono con i loro canestri ad evitare il parziale di 9 a 0 dell’ultimo quarto che portò la Lituania a vincere 81 a 77.
La squadra –La Lituania si presenta ad EuroBasket 2015 in qualità di vice-campione. Appartenenti a quella finale, oggi alla Lituania mancano i protagonisti Motiejunas, Kleiza, Pocius e i gemelli Lavrinovic, ma la squadra rimane sempre di alto livello e ruota principalmente su sei giocatori: Kalnietis in cabina di regia, Maciulis e Seibutis a macinare punti, Valanciunas come presenza ingombrante sotto canestro ed infine le ali Jankunas e Kuzminskas abituate a giocare in competizioni europee. Dalla panchina possono subentrare l’interessante prospetto Sabonis Domatas, figlio della leggenda del basket europeo Arvydas, ed il centro roccioso ed esperto Javstokas. Tradizionalmente la Lituania è stata sempre collocata nella categoria delle squadre caratterizzate da ottimi e smaliziati tiratori dall’arco che mandavano in tilt le statistiche per le percentuali realizzative. La squadra attuale è di rottura con il passato, non si cerca più il tiro dalla distanza, ma si punta a soluzioni offensive basate su un mix di penetrazioni e giochi con il post. In questo collettivo Maciulis ha praticamente carta bianca su come agire in attacco.
Le chiavi della partita –I punti di forza sono sicuramente la forza fisica che è utile sopratutto per i rimbalzi, il punto debole della nazionale italiana. Secondo le statistiche, in questo europeo l’Italia è nona in classifica per i rimbalzi totali presi in media per partita contro il quinto posto della Lituania. Altro punto di forza della compagine baltica è l’alchimia difensiva che coach Kazlauskas è riuscito a fondere alla squadra, portando la Lituania al quarto posto tra le squadre con meno punti subiti (69,5 punti subiti di media a partita). Per intenderci la squadra di Pianigiani è oltre il ventesimo posto con più di 80 punti subiti per incontro. Contro i baltici, l’Italia deve solo continuare a fare quello che ha fatto fino ai quarti di finale, ovvero mantenere alta la precisione al tiro, infatti se si guardano le statistiche riguardo le percentuali realizzative, l’Italia è in netto vantaggio ed inoltre gli azzurri sono a quota 86 punti a partita contro i 74,2 punti dei baltici. Naturalmente un buon attacco è fatto anche di buoni passaggi e di contenimento delle palle perse, la speciale statistica “A+dP”, che equivale alla somma degli assist serviti e della differenza tra recuperi e perse, evidenzia come l’Italia mostra un gioco offensivo superiore a quello della Lituania (13,3 a 10,1). E’ la partita perfetta, uno dei migliori attacchi contro una delle migliori difese del torneo.
La sfida tra Gentile e Maciulis – Molte delle speranze delle due squadre di passare il turno passa tra le mani di Alessandro Gentile e di Jonas Maciulis. Le due ali hanno la stessa statura fisica ed esplosività atletica. E’ uno strano destino quello che lega i due giocatori, Ale e Jonas hanno giocato per l’Olimpia Milano in due momenti storici diversi senza mai incontrarsi. Maciulis ha giocato le stagioni 2009/2010 e 2010/2011, garantendo belle prestazioni, ma sul più bello, precisamente prima dei playoff del 2011, si ruppe il crociato e fu forzato a lasciare Milano per via del lungo periodo di riposo. La sua eredità è stata raccolta da Alessandro Gentile nel Gennaio 2012, perché l’allora allenatore Scariolo aveva bisogno di un giocatore che entrasse dalla panchina “per spaccare“ le partite come faceva negli anni precedenti Maciulis. Ad oggi Gentile è il capitano dell’Olimpia con un fresco rinnovo triennale di contratto. Domenica contro Israele una sua grande prestazione condita da 27 punti ci ha trascinato ai quarti di finale. Il pari ruolo Maciulis, nell’ultima partita contro la Georgia, ha condotto la Lituania al successo con una prova chirurgica di 34 punti, realizzando 11 canestri su 13 tentativi. L’accesso alle semifinali non può non passare attraverso i punti di questi due giocatori.
Simone Sarrocco