Rugby: l’Italia batte la Romania, esce dai Mondiali, ma si qualifica per Giappone 2019
L’Italia chiude i Mondiali di rugby con un mezzo sorriso. Nel loro ultimo impegno del girone D gli azzurri hanno battuto la Romania, confermato il terzo posto nel raggruppamento e sono riusciti ad aggiudicarsi il pass per i prossimi campionati del mondo in programma in Giappone nel 2019. Gli uomini di Brunel hanno dunque reso la spedizione in Inghilterra un pochino meno amara, perché se è vero che il terzo posto finale li condanna ad abbandonare la competizione senza poter accedere al turno successivo, è anche vero che nel corso degli ultimi due impegni, rispettivamente contro Irlanda e Romania, gli azzurri hanno tirato fuori carattere, orgoglio e un gioco più convincente rispetto a quello delle prime due uscite.
Contro Francia e Canada infatti non si è visto nulla sotto il profilo dell’organizzazione del gioco e della cattiveria agonistica: la sconfitta subita dai blues aveva messo in mostra un’Italia troppo morbida anche nei suoi uomini migliori e il risultato era stato impietoso. Stesso identico film era andato in onda contro il Canada, un incontro che però gli azzurri erano riusciti a condurre in porto solamente grazie al grosso divario tecnico nei confronti degli avversari. Poi la reazione. Contro l’Irlanda, nella gara più complicata del tabellone, è scesa in campo una Nazionale più convincente e gagliarda che, nonostante la manifesta inferiorità tecnica, è riuscita ad impensierire in più di un’occasione gli uomini con la maglia verde. Stessa prestazione nel match di ieri contro la Romania. Sul terreno di gioco si è vista una squadra tosta, organizzata e vogliosa di raggiungere il risultato, soprattutto per salvare la faccia. Dopo essere andati subito sotto di tre punti infatti gli azzurri hanno cambiato marcia e messo alle corde i loro avversari, fermando il tabellone sul 29-3 dopo i primi quarantacinque minuti. Nella seconda frazione di gara è arrivata la reazione romena, complice un atteggiamento italiano più rilassato e anche l’inferiorità tecnica delle riserve messe in campo da Brunel rispetto agli uomini titolari. Il risultato finale ha detto Italia 32 Romania 22 con qualche sofferenza di troppo per la nostra Nazionale. Al termine dell’incontro è arrivato anche il saluto finale a Mauro Bergamasco che, dopo aver spinto i compagni dalla tribuna, è sceso in campo per ricevere il loro omaggio e quello di tutti gli spettatori presenti allo stadio. Finisce così, con un meritato sorriso, una delle avventure più belle della nostra Nazionale di rugby, una storia durata 18 anni con un protagonista che ha dato tutto per i colori del nostro paese.
La manifestazione iridata intanto andrà avanti a partire dal prossimo fine settimana con i quarti di finale. Tutti i match si preannunciano spettacolari e anche tremendamente equilibrati. La seconda classificata del girone degli azzurri, la Francia, affronterà i grandissimi All Blacks, mentre l’Irlanda prima del raggruppamento sfiderà l’Argentina. Completano il tabellone delle prime otto del mondo gli incontri tra Australia e Scozia e tra Sud Africa e Galles.
di Giovanni Fabbri