Quarant’anni senza Pier Paolo Pasolini
La capitale si prepara ad omaggiare, a quarant’anni dal suo assassinio , Pier Paolo Pasolini, personaggio eclettico considerato uno dei maggiori artisti del Novecento italiano. Figura lungimirante, attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni Settanta, l’autore del celebre romanzo “Ragazzi di vita” suscitò forti polemiche per la radicalità dei suoi giudizi che lo portarono ad essere considerato un personaggio spesso “scomodo” e controcorrente. Dotato di una grande versatilità culturale fu capace di distinguersi in numerosi campi dalla scrittura alla regia fino ad arrivare alla filosofia e alla pittura. Le cause del suo assassinio, avvenuto il 2 novembre del 1975, sono ancora oggi avvolte nel mistero. Per omaggiarlo Roma, città a cui l’autore era particolarmente legato, ha organizzato diverse iniziative, a cominciare dalla partita di calcio, una delle grandi passioni di Pasolini,nello storico campo della periferia romana di Pietralata attori, scrittori e giornalisti e tanti altri ospiti si sfideranno sul campo nel match intitolato “Pasolini gioca ancora”. E ancora spettacoli teatrali e maratone di letture al Teatro Argentina dove verranno portati in scena alcuni estratti del suo romanzo pubblicato postumo da Einaudi, “Petrolio”. Sul palcoscenico saliranno, tra gli altri, Bernardo Bertolucci, Ascanio Celestini, Ninetto Davoli, Giuliana De Sio, Piera Degli Esposti, Abel Ferrara, Iaia Forte, Monica Guerritore, Luigi Lo Cascio. Sempre a Roma, dal primo al 6 novembre al cinema Trevi è in programma la rassegna “Pasolini 40 anni dopo”. Attraverso una retrospettiva completa del suo cinema, verranno ripercorse le tappe più importanti del suo percorso artistico- culturale. Anche la tv non sarà da meno nella commemorazione dell’autore bolognese, con programmazioni speciali in molti canali. Domenica primo novembre su Rainews 24 andrà in onda “Pasolini oggi”, uno speciale che cerca di analizzare i misteri celati dietro al delitto avvenuto all’Idroscalo di Ostia. Per restituire il quadro di questo assassinio su cui si è molto discusso e indagato,quest’anno il museo criminologico del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Roma ha deciso anche di esporre per la prima volta al pubblico gli oggetti personali che Pasolini aveva con sé il giorno in cui fu ucciso.
Tantissime quindi le iniziative per immergerci nei mondi pasoliniani e per poter comprendere a pieno la personalità del più discusso, controverso e amato protagonista del Novecento italiano.
(di Ilaria De Maria)