Rugby, Mondiali: gli All Blacks battono l’Australia e si laureano campioni

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la-gioia-degli-all-blacks-con-la-coppa-del-mondoÈ finita come chiunque avrebbe pronosticato, con la vittoria degli All Blacks. Anche chi non è esattamente un esperto di rugby avrebbe scommesso sulla vittoria del Campionato del Mondo da parte della Nuova Zelanda. Gli uomini in maglia nera hanno così conquistato il secondo trionfo mondiale consecutivo, il terzo della loro storia, e si sono probabilmente garantiti l’appellativo di squadra più forte di sempre. Una rosa composta da giocatori strepitosi, tutti professionisti di caratura internazionale che, bissando il successo di quattro anni fa ad Auckland, hanno portato a termine un’impresa che non era ancora mai riuscita a nessuno.

Una vittoria che assume un valore ancora maggiore se si tiene conto del fatto che l’avversario di sabato non era esattamente una squadra di secondo livello. L’Australia rappresenta la seconda nazionale del mondo del rugby sia per numero di vittorie, che per tradizione sportiva. I due successi in Coppa del Mondo e le altre due finali disputate e perse contro Inghilterra e proprio Nuova Zelanda testimoniano la continuità di una squadra che parte sempre con l’obiettivo di arrivare in fondo e di alzare al cielo il trofeo più prestigioso. La partita però è stata una vera e propria passerella per i neozelandesi che, con una partenza bruciante, sono riusciti a lasciarsi subito alle spalle gli avversari. All’intervallo il punteggio vedeva i campioni del mondo in carica in vantaggio di ben 13 lunghezze con statistiche ancora più impietose rispetto ai numeri del tebellino: il 79% del primo tempo è stato giocato nella metà campo australina, per un possesso palla al 71% degli All Blacks contro un misero 29% per quanto riguarda i canguri. Dopo aver ipotecato l’incontro però i neri hanno continuato a macinare gioco e hanno rischiato di subire il rientro in partita degli avversari solo al dodicesimo minuto del secondo tempo, quando Foley ha trasformato la meta messa a segno da Pocock qualche secondo prima. Questo è stato l’unico vero sussulto degli Wallabies, che sono riusciti a fare poco altro per cercare di impensierire i troppo più forti neozelandesi.

Il risultato al termine della gara di Twickenham ha detto 34-17, senza nessuna possibilità di recriminare per i 15 giocatori in maglia gialla. Una battaglia che però si riproporrà sicuramente tra 4 anni in Giappone, dove Nuova Zelanda e Australia partiranno con i soliti favori del pronostico insieme a tante altre grandi nazionali.

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