Serie B, 11.ma giornata: il Crotone crolla a Pescara, il Cesena va in testa, esonero a Como
Aspettando che il Cagliari giochi il posticipo contro il Vicenza e tenti di sfruttare la possibilità di agganciare la vetta della classifica, al comando della serie B c’è ora il Cesena che piega in casa il Lanciano per 2-0 ed approfitta della batosta subita dal Crotone a Pescara con gli abruzzesi di Oddo in grado di rifilare 4 reti all’ex capolista.
Sconfitta dolorosa per il Crotone che all’Adriatico le ha viste tutte: avversario superiore ma anche due gol incassati in fuorigioco. Il Cesena saluta la compagnia e battendo il Lanciano si issa al comando della classifica davanti ai calabresi di Juric e al Cagliari che ha però come detto una gara in meno, mentre torna nelle primissime posizioni il Livorno dopo il 2-0 al Trapani che conosce così l’onta della quarta sconfitta consecutiva. Piani alti anche per il Bari (1-1 acciuffato nel finale contro l’ottimo Novara) e per il già citato Pescara, così come per il Brescia che vince all’ultimo respiro contro il Latina al termine di una gara completamente dominata dai lombardi di Boscaglia. Non sa più vincere lo Spezia, bloccato sullo 0-0 al Picco dall’Entella che punto dopo punto si sta allontanando dai bassifondi della graduatoria dove stazionano viceversa l’Ascoli (battuto in casa dalla Pro Vercelli e con l’allenatore Petrone a forte rischio licenziamento), la Salernitana (rimontata sul pareggio all’Arechi dal Perugia) e la Ternana, travolta in casa da un Avellino in netta ripresa che ha passeggiato 3-0 in Umbria. Ultimo in classifica c’è ancora il Como, incapace di superare anche il Modena (1-1 con pareggio comasco rocambolesco del figlio d’arte Ganz) e che a fine gara ha comunicato l’esonero del tecnico Carlo Sabatini che viene sostituito dall’ex allenatore cagliaritano Festa.
Quattro giocatori in testa alla classifica marcatori con 6 reti: Lapadula (Pescara), Geijo (Brescia), Farias (Cagliari) e Vantaggiato (Livorno), mentre Trotta (Avellino) aggancia Gabionetta (Salernitana) a quota 5.
di Marco Milan