Wta Finals Singapore: è Agnieszka Radwanska la Maestra 2015
A Singapore si è praticamente chiusa la stagione del grande tennis femminile, a imporsi alle Finals, dove ad affrontarsi sono le prime 8 del mondo, è stata forse quella più tecnica, che ha detto no a un corpo muscolo frutto di lavoro in palestra, ma che ha abbracciato uno stile fatto di rapidità, di colpi precisi e delicati. Stiamo parlando di Agnieszka Radwanska, polacca classe 1989. A Singapore è stata lei la grande protagonista, vincendo a sorpresa il titolo numero 17 della carriera, sicuramente il più importante.
Vincere le Finals è come ricevere la consacrazione, il certificare di essere una grandissima della storia del tennis. Con questo trionfo, giunto alla settima partecipazione, Aga chiuderà la stagione alla piazza numero 5 del mondo. E, guardando il portafoglio (che di certo non guasta), supererà i 18 milioni di guadagno in carriera: dodicesima di sempre ad aver messo da parte tale cifra. Sesta in classifica Wta chiuderà, invece, Petra Kvitova. La ceca è stata la contendente del titolo di Aga in una finale per certi versi non memorabile. La ceca non ha aiutato la polacca a mettere in piedi una finale spettacolare regalando praticamente il primo set, brava la Radwanska a rimanere concentrata e a sbagliare pochissimo. In 33 minute le due si sono andate a sedere sul 6-2 per la futura campionessa. Il canovaccio del match sembra essere lo stesso nel secondo set, con Agnieszka che fallisce subito l’occasione del break. La partita è però cambiata nel sesto game quando la Kvitova finalmente si è ricordata di essere in campo per uno dei titoli più importanti della stagione e ha comincia a far viaggiare il suo colpo mancino: break e 6-4 alla fine del set. A questo punto l’incontro sembra in mano alla Kvitova che comanda anche in apertura di terzo set: 2-0 e finale quasi in tasca. Nel tennis, più che in tanti altri sport, non è mai detta l’ultima e con le due che nel complesso perdono l’efficacia al servizio, l’incontro è diventato un susseguirsi di break dai quale ne è uscita vittoriosa Aga che negli ultimi 3 game ha sbagliato praticamente nulla. Alla fine Kvitova chiude il match con 53 errori gratuiti (41 i vincenti) contro una Radwanska che ha regalato solo 5 non forzati (15 vincenti).
Sembrava una vittoria impossibile sia per il difficile 2015 vissuto dalla ragazza di Cracovia, sia per un girone chiuso soltanto con una vittoria, nel match finale con la Halep, dopo aver perso contro Sharapova e la nostra Pennetta (la sconfitta dell’azzurra nell’ultimo incontro della carriera con la Sharapova ha dato il via libera ad Aga verso la semifinale). Superata la grande paura è stato il turno della Muguruza: oltre 2 ore e mezza di gioco e finale conquistata con il punteggio di 65-7, 6-3, 7-5. Il resto della storia è quella già descritta: il successo e le lacrime di gioia della Maestra 2015.
di Cristiano Checchi