Il mattoncino Lego si rinnova, parte la ricerca su un nuovo materiale
Lego, il mattoncino più famoso al mondo, si rinnova e non sarà più di plastica. Ma di cosa sarà fatto allora? Non si sa, ma l’azienda danese ha già messo in moto i meccanismi per trovare un materiale sostitutivo sostenibile. Un materiale che abbia un’impronta più leggera di quello in uso, sia ecologicamente, che per i diritti umani e il cambio di clima. A giugno 2015, il gruppo Lego ha fondato il Centro di ricerca sui Materiali Sostenibili, un paso importante per raggiungere l’obiettivo di un nuovo materiale entro il 2030. L’investimento è di un miliardo di corone danesi e si prevede che nel corso dei 15 anni, più di 100 esperti di materiali verranno coinvolti da tutto il mondo. Nonostante il entro delle ricerche sarà in Danimarca, alcune funzioni satellite verranno delocalizzate in altri punti chiave strategici, senza dimenticare le partnership che la LEGO ha in programma di sviluppare con i migliori studiosi del settore.
La decisione di accelerare su questo tema stata presa nel maggio 2015, all’Assemblea generale del gruppo. Si tratta solo dell’ultima attività, in ordine cronologico, che il gruppo danese decide di intraprendere per il bene del pianeta, come la partnership Climate Savers, del 2013 con il WWF. Come dichiarato dal CEO e presidente del gruppo, Jørgen Vig Knudstorp: “Questo è un passo importante per la LEGO. Ne abbiamo già fatto altri per ridurre la nostra impronta ecologica e lasciare un impatto positivo sul pianeta, riducendo le dimensioni del packaging, introducendone di nuovi con certificazione FSC e investendo in turbine del vento in mare aperto. Adesso ci siamo concentrando sui materiali. I test e le ricerche che abbiamo già svolto ci hanno fatto vedere più chiaramente le difficoltà e le sfide che affronteremo. La nostra risposta è investire il più possibile, in modo da essere pronti a muoverci in questa nuova fase.”.
Nel 2014 la produzione di pezzi LEGO era stata di più di 60 miliardi di pezzi: trovare un’alternativa ai materiali usati per costruire questi mattoncini, ridurrebbe in maniera significativa l’impatto del gruppo sul pianeta. È anche importane, però, che l’introduzione di un nuovo materiale non comprometta la qualità o gli standard di sicurezza fissati dal gruppo e pretesi dai genitori. Di conseguenza, la LEGO continuerà a svolgere ricerche estensive e ad accumulare dati prima di introdurre un qualunque materiale sul mercato. Solo dopo che ogni aspetto di sicurezza e qualità verrà esplorato e approfondito, verrà dato il via libera alla commercializzazione.
Il proprietario del gruppo, Kjeld Kirk Kristiansen, ha commentato: 2la nostra missione è di ispirare e aiutare a sviluppare i costruttori di domani. Crediamo che il nostro maggiore contributo a ciò sia dato con esperienze di gioco creative che offriamo ai bambini. L’investimento annunciato è una testimonianza della nostra continua ambizione a lasciare un impatto positivo sul pianeta, che le future generazioni erediteranno. È certamente in linea con la missione del gruppo e in linea con il motto di mio nono, fondatore della Lego, Ole Kirk Kristiansen: Solo il meglio è abbastanza.”
(di Francesca Parlati)