Libri – Un altro giallo per Elizabeth George
LIBRI – Onestamente non avevo mai letto prima un giallo di Elizabeth George, ma devo dire che Le conseguenze dell’odio mi ha sorpresa positivamente sotto molti aspetti e concordo con molti dei critici che lo hanno definito un libro brillante anche se non mi posso esprimere sul fatto che sia migliore o peggiore dei volumi precedenti della stessa autrice.
In A Banquet of Conseguences (titolo originale di questo libro) torna l’ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard, il quale si rivela immediatamente piuttosto preoccupato perché da due mesi a questa parte il suo braccio destro, il sergente investigativo Barbara Havers, si veste con gusto e si comporta in maniera irreprensibile. Dietro questo atteggiamento, però, scopriamo immediatamente che si nasconde la minaccia di trasferimento da parte del suo superiore, Isabelle Ardery, alla quale non piaceva la sua previa maniera di affrontare le indagini.
“Il motivo per cui l’Ispettore Thomas Lynley si recò nell’ufficio del sovrintendente Isabelle Ardery non aveva nulla a che fare con le indagini che stava conducendo”.
Barbara, infatti, non è più lei: manca di quella grinta che le era propria sebbene fosse una compagna di lavoro indisciplinata e ribelle ma capace di intuizioni straordinarie.
Tutto viene stravolto nel momento in cui Clare Abbott, scrittrice e icona del femminismo muore improvvisamente a 55 anni, anche se la causa apparente del decesso pare sia un problema cardiocircolatorio avvenuto di notte. E pensare che il sergente investigativo Havers l’aveva incontrata proprio poco tempo prima alla presentazione del suo ultimo libro ed è proprio lei a scoprire che la lista di nemici di Clare Abbott è molto lunga…
“Era una grande intellettuale, vero? Una perdita enorme per tutti noi che la conoscevano”.
Ma ce la farà Barbara a risolvere questo caso complicatissimo e ricco di risvolti psicologici che caratterizzano tutti i personaggi? E soprattutto, cosa c’entra il suicidio del giovane figlio dell’assistente della scrittrice?
Molto abile Elizabeth George nella costruzione dell’intreccio narrativo e dei personaggi, ma soprattutto nel tenere gli occhi del lettore incollate alle pagine. Un finale tutto da scoprire!
(Di Arianna Catti De Gasperi)