Competenze digitali: italiani in ritardo. L’Agid promuove la Coalizione italiana

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scuola appleIn un contesto dove i cittadini italiani, sulle competenze digitali, sono in ritardo rispetto a quelli del resto d’Europa (fonte Eurostat 2015), l’Agenzia per l’Italia Digitale promuove la Coalizione per le Competenze Digitali formata da 127 organizzazioni tra associazioni, imprese e pubbliche amministrazioni e che comprende oltre 80 progetti, con l’obiettivo di favorire la diffusione e lo sviluppo delle competenze digitali.

In particolar modo “la Coalizione, nell’ambito di un contesto Europeo dove il 90% della forza lavoro richiede competenze di base, ha l’obiettivo di supportare la rivoluzione digitale e mantenere il passo con la competizione globale accrescendo il numero di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni che siano in grado di sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie”.

I numeri diffusi dalla Coalizione per le Competenze Digitali parlano di 864.000 cittadini coinvolti in attività di alfabetizzazione di base; 72.600 dipendenti della Pa e 16.000 Pmi coinvolte in attività di formazione avanzata sulle competenze digitali; 6.400 imprenditori coinvolti in percorsi di sviluppo di competenze di e-leadership.

L’importanza di investire sulle competenze digitali è messa in risalto dai numeri: i cittadini italiani sono in ritardo rispetto alla media europea, a fronte del 46,5% dei cittadini italiani che sono in possesso di competenze digitali di base la media Ue si attesta al 52,9%. Solo il 59,4% è utente di Internet (la media Ue è del 74,6%), solo il 7% delle Pmi vende on line (la media Ue è del 16%) e infine solo il 18% dei cittadini interagisce on line con la Pubblica amministrazione (la media Ue è del 32%).

Per quel che riguarda gli obiettivi del 2016, a marzo si auspica la “definizione di iniziative nazionali nell’ambito delle proposte della Commissione Europea e l’avvio del gruppo di lavoro con le regioni per l’inserimento delle linee guida all’interno della programmazione regionale”, mentre per dicembre si auspica di diventare operativi per l’avvio di “iniziative nazionali nell’ambito di proposte della Commissione Europea”.

(di Tiziano Aceti)

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