Coppa Italia: Carpi, Alessandria e Spazia. Un sogno che può diventare realtà

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Coppa-ItaliaStoricamente priva di grandi colpi di scena, arrivata agli Ottavi di finale la Coppa Italia sembrava prospettare i seguenti abbinamenti per i quarti di finale:

  • Lazio – Juventus
  • Napoli – Inter
  • Roma – Genoa
  • Milan – Fiorentina

Chi dunque, per una qualsiasi ragione, non avesse contezza dei risultati degli ultimi giorni, penserebbe con buone probabilità di esser colto da traveggole giunto al terzo incrocio di un tabellone che appare come segue:

  • Lazio-Juventus
  • Napoli –Inter
  • Spezia-Alessandria
  • Milan-Carpi

Ebbene si, il Carpi ha eliminato la Fiorentina dalla Coppa Italia espugnando il Franchi: contro una viola ampiamente rimaneggiata, la formazione di Castori si è imposta per 1-0 grazie al graffio di Di Gaudio, che regala alla formazione emiliana la sfida al Milan. Ebbene si, l’Alessandria di Angelo Gregucci, capolista in Lega Pro, ha espugnato il Ferrraris rossoblù 2-1 ai supplementari dopo aver eliminato il Palermo nel turno precedente. In ultimo, perchè il risultato più incredibile, lo Spezia (che galleggia a metà classifica nel campionato di Serie B) ha inchiodato la Roma di Garcia sullo 0-0 per 120 minuti, imponendosi poi dal dischetto con una serie di rigori impeccabili che hanno reso decisivi gli errori dagli undici metri di Pjanic e Dzeko.

Morale della favola, una squadra tra Spezia (Serie B) e Alessandria (Lega Pro), si guadagnerà il passa per la semifinale di Coppa Italia; un evento talmente raro per la nostra coppa nazionale, da catalizzare prevedibilmente verso queste due le formazioni le simpatie dell’Italia sportiva tutta, con il solo rammarico di non poter sognare ad occhi aperti la qualificazione al penultimo atto della manifestazione di ambedue le matricole.

Un’impresa, quella delle due Cenerentole contemporanee, che ci emoziona così tanto perchè la Coppa Italia, ad onor del vero, è attualmente strutturata in maniera tale da garantire alle squadre più blasonate del massimo campionato un’agevole passeggiata almeno fino ai quarti di finale: l’ingresso nel torneo a partire dagli ottavi di finale e la disputa delle gare di coppa quasi sempre tra le mura amiche, rendono di fatto un evento a dir poco inusuale l’exploit di squadre come Spezia e Alessandria.

L’ultima compagine capace di disegnare un’impresa del genere, in Italia, fu il Bari: da neopromossi in Serie B, i galletti nella Coppa Italia 1983/84 collezionarono l’incredibile scalpo della Juventus agli ottavi (2-1 e 2-2 in favore dei pugliesi) e della Fiorentina ai quarti (galletti qualificati con un doppio 2-1), prima di sbattere su di un Verona che senza pietà alcuna si impose sui biancorossi 2-1 e 3-1.

A trent’anni di distanza dall’ultima volta, la Coppa Italia si appresta dunque ad ospitare al tavolo delle semifinaliste un’”intrusa” determinata a vender cara la pelle; se in Italia Spezia ed Alessandria fanno gridare al miracolo, in giro per l’Europa l’epopea delle cenerentole nelle coppe nazionali desta ben meno scalpore.

Guardando oltre confine, Francia e Inghilterra sono i due paesi nei quali, per antonomasia, le sorprese in coppa nazionale (FA Cup e Carling Cup in Inghilterra, Coppa di Francia e Coppa di Lega nel paese d’Oltralpe) sono all’ordine del giorno. In inghilterra.

In FA Cup le sorprese non mancano già ad esempio dal 1972, quando i dilettanti del Hereford eliminarono in rimonta il blasonato Newcastle. Nel 2007/08 la finale di FA Cup vide affrontarsi Portsmouth e Cardiff City (1-0 il risultato), non certo due superpotenze del calcio inglese; il Cardiff pergiunta, era giunto all’ultimo atto sbarazzandosi 1-0 del Barnsley, capace di eliminare a sua volta Liverpool e Chelsea. Giunte fino all’ultimo atto della competizione, Stoke City (2010/11) e Hull City (2014) dovettero arrendersi in finale a City e Arsenal; incredibile l’impresa del Wigan, che nel 2012/13 retrocesse in Championship conquistando però la FA Cup, centrata piegando il Manchester City grazie al gol al 91’ di Watson che decise una finale apparentemente senza storia.

Anche la seconda coppa nazionale inglese, la Carling Cup, ha una storia ricca di sorprese: limitandoci alla storia recente, nel 2011 il Birmingham si impose 2-1 sull’Arsenal in una stagione chiusa con la retrocessione in Championship, mentre sorprendente fu anche il cammino del Bradford, che nel 2011 eliminò Wigan, Arsenal e Aston Villa, crollando poi nella finale disputata contro lo Swansea di Laudrup 0-5 (lo stesso Bradford, sotto 2-0 a Stamford Bridge, rimontò ed eliminò dalla scorsa FA Cup il Chelsea di Mourinho imponendosi 4-2 a Londra).

Parlando di sorprese, la più clamorosa giunge però dalla Francia, dove nel 2000 il Calais fece letteralmente sognare un paese intero: piccola compagine di amatori, che giocavano quasi per diletto portando la pagnotta a casa con i lavori più vari, la formazione francese arrivò a disputarsi la finale di Coppa di Francia davanti agli 80.000 spettatori dello Stade de France dopo aver eliminato, tra le altre, il Bourdeaux campione di Francia in carica. Il gol al 34’di Dutitre sembrava scrivere una delle pagine più belle della storia recente del calcio professionistico, ma pur sospinto da un Paese intero il Calais subì la rimonta del Nantes, concretizzatasi nel dubbio rigore che al 90° regalò la coppa ai canarini.

Le favole riportate in breve, pur se spesso prive di lieto fine, autorizzano Spezia ed Alessandria a sognare di arrivare a giocarsi all’Olimpico la Coppa Italia contro Juventus, Napoli, Inter o Lazio;  sovente Golia ha la meglio su Davide, ma questo non preclude alle matricole la possibilità di tentare. D’altronde Spezia ed Alessandria la loro Coppa Italia l’hanno già vinta,  facendo sognare due piccole province italiane.

 Michael Anthony D’Costa

 

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