Imprenditore e altruista: non solo possibile, ma anche fruttuoso

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3-Dan-Price-JoseMandojanaPhotographyAveva stupito i media di tutto il mondo quando, lo scorso aprile, annunciò la sua decisione di tagliarsi lo stipendio di 1 milione di dollari, portando allo stesso tempo il salario minimo dei suoi 120 dipendenti a 70.000 dollari. Il gesto di Dan Price, amministratore delegato di Gravity Payments, gli valse molte critiche, ma anche il titolo di «imprenditore più altruista del mondo».

A più di sei mesi da questa coraggiosa iniziativa e nonostante decine di analisti avessero bocciato la decisione del Ceo della la start-up di Seattle che offre servizi legati ai pagamenti con carta di credito e trasferimento di denaro, i numeri gli stanno dando ragione. Dopo l’esperimento infatti, la società dell’imprenditore trentunenne sta avendo un boom di vendite e l’aumento dei clienti ha raggiunto percentuali impressionanti.

A ispirare Price fu uno studio condotto dagli economisti di Princeton Daniel Kahneman e Angus Deaton che spiegavano come un salario di 75.000 dollari fosse «il traguardo ideale per potersi assicurare una vita tranquilla e felice». Così, seguendo pedissequamente le loro indicazioni, Price non solo aveva ridotto il suo stipendio del 90%, ma aveva anche venduto tutti i suoi titoli in borsa, svuotato i conti di risparmio previdenziale e ipotecato due delle sue proprietà. Nessun analista avrebbe scommesso sull’iniziativa, convinti che non avrebbe portato buoni frutti. Lo stesso multimilionario e ultraconservatore Rush Limbaugh non si dimostrò ottimista dichiarando ai microfoni di Fox News che la società di Price sarebbe diventata “un caso di studio nelle università per dimostrare che il socialismo non funziona, sarà sicuramente un flop”.

Per fortuna però, le critiche non hanno fatto cambiare idea al Ceo trentunenne che, al contrario, non ha mai mostrato esitazioni sul progetto, rimanendo sempre convinto dei benefici che avrebbe portato l’iniziativa. E a quanto pare le sue scelte si son rivelate vincenti. “Voglio che le persone ci giudichino leader finanziari non perché guadagniamo tanti soldi, ma perché abbiamo grandi idee” aveva dichiarato tempo fa il giovane imprenditore.

E seppure gli scettici dicono che è ancora troppo presto per stabilire se l’esperimento dell’amministratore delegato resterà vincente sul lungo periodo, la società ha già raddoppiato vendite e profitti, i suoi clienti sono passati da 30 a quasi 4.000 mensili e c’è stato un aumento della produttività dei suoi impiegati grazie alla quale il tasso di fedeltà dei clienti è passato dal 91% al 95% (la media nazionale americana è del 68%). E non ci sono dubbi che, se la crescita di Gravity Payments si manterrà nel tempo, l’imprenditoria americana potrebbe essere completamente trasformata.

di Annalisa Spinelli

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