Amministrative a Roma: il centrodestra punta su Guido Bertolaso?
Tra i possibili candidati del centrodestra, compare anche il nome dell’ex capo della Protezione Civile Bertolaso. Un’ipotesi che, tuttavia, non riceve l’appoggio delle forze politiche alleate
La situazione al momento è ancora fluida. Così Guido Bertolaso, in un’intervista a Il Tempo, prova a placare le voci sempre più insistenti che lo vorrebbero tra i canditati alle amministrative di Roma, tra le fila di un centro destra che stenta a trovare coesione, preferendo giocare a “carta vince carta perde”.
Insomma, per ora è tutto un “potrebbe”, “sarebbe”, “sembrerebbe” perché, se la candidatura dell’ex capo della Protezione civile è sostenuta con forza da Silvio Berlusconi (sotto la cui presidenza Guido Bertolaso ha ricoperto la carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri), non raccoglie lo stesso entusiasmo da parte dei leader di Fratelli di Italia e Lega Nord. È Matteo Salvini il primo a sbilanciarsi: «Ci sono altre candidature possibili e più forti di Bertolaso». Giorgia Meloni, invece, mantiene un tono vago, affermando la necessità di valutare i programmi più che il candidato.
Lo stesso Guido Bertolaso preferisce lasciare che il suo nome circoli e vaghi senza una meta precisa, scegliendo di non esprimere una posizione definita e, alla domanda diretta se sarà davvero il candidato sindaco per il centro destra, risponde: «Continuo a leggere sui giornali di quest’ipotesi, ma non c’è assolutamente nessuna novità, nessun fatto reale». Anche se, ammette Bertolaso stesso, il pressing di Berlusconi c’è stato e, un ragionamento generale che considera anche altri possibili nomi, è stato fatto. Dunque, è innegabile che l’ipotesi di una candidatura affascina l’ex capo della Protezione Civile e non poco.
Il centrodestra, tuttavia, deve sciogliere nodi importanti. Primo tra tutti, decidere se seguire la strada delle primarie sostenuta da Gianni Alemanno e Francesco Storace. Secondo il leader de La Destra, in particolare, le primarie sarebbero indispensabili per evidenziare le idee di un nuovo candidato e chiedere il sostegno del popolo per evitare «il ritorno in Campidoglio della sinistra più faziosa d’Italia, quella romana. E scongiurare la follia di un comune a Cinque stelle che, se tanto mi dà tanto, non farebbe meno danni di quanto accade in città come Livorno o Quarto».
Il quadro all’interno del centro destra, dunque, appare confuso, contraddittorio e incerto. Non è chiaro il candidato che Forza Italia preferisce (Meloni, Marchini o Bertolaso?); non è chiaro se la leader di Fratelli d’Italia sia intenzionata a scendere in campo e, ancor meno, se a contenderle il posto ci sarà, tra gli altri, anche Bertolaso. Non è chiaro, in ultimo, se alla fine vincerà il “fronte” sostenitore delle primarie oppure se il centro destra riuscirà a convergere verso una soluzione condivisa. Certamente, questi nodi dovranno essere sciolti in breve tempo considerando i risultati emersi dal sondaggio della Index Reserch. I dati emersi, infatti, mettono in discussione la presunta superiorità del Movimento Cinque Stelle e rilanciano le quotazioni dei “partiti tradizionali”. Ciò significa che, a poco meno di cinque mesi dal voto, qualsiasi scenario è possibile, tanto più una rivoluzione nel “toto candidati”, considerando che i numeri positivi del centro destra sono emersi da un sondaggio che ha ipotizzato la candidatura di Giorgia Meloni e Francesco Storace, ma non dell’ex capo della Protezione Civile.
Chissà se, all’indomani di questi risultati, l’ipotesi Bertolaso si consumi e svanisca in una lontana eco.
(di Giulia Cara)