Tennis. Il ruggito del Leone: Rafa Nadal si impone a Montecarlo
Solo pochi anni fa non si sarebbe neppure discusso sul nome del tennista che avrebbe vinto il Master 1000 di Montecarlo, primo grande appuntamento della stagione sul rosso. Tutti gli esperti di tennis avrebbero risposto in coro con una semplice parola composta da cinque lettere: Nadal.
Oggi invece, dopo due anni di grandissime difficoltà fisiche e di involuzione tecnica, in pochissimi avrebbero fatto il nome del mancino di Manacor per la vittoria finale. Lo spagnolo però ama stupire e nel corso della giornata di ieri ha trionfato per la nona volta al Country Club del Principato, conquistando così il suo ventottesimo Master 1000 della carriera ed eguagliando il freschissimo record stabilito da Novak Djokovic al termine del torneo di Miami. Il fatto che Rafa sia tornato a ruggire proprio all’inizio della stagione sulla terra rossa rappresenta un fatto estremamente importante a livello mentale e motivazionale. Lo spagnolo ha battuto due top 5 come Wawrinka e Murray e si appresta ad affrontare il Master 500 di Barcellona da numero uno del tabellone. Quello visto in finale contro Gael Monfils non è ancora il Nadal che eravamo abituati a vedere dominare gli avversari senza concedere loro neppure la possibilità di entrare in partita, ma è sicuramente la versione migliore dell’ultimo anno e mezzo.
Una buona prestazione a Barcellona potrebbe regalare alla stagione un nuovo protagonista capace di impensierire il grande Novak Djokovic. Attenzione: impensierire, non insidiare. Perché per mettere davvero paura a un Djokovic al 100% serve un giocatore molto più solido sia fisicamente che mentalmente rispetto a questo Nadal. A Montecarlo il serbo si è praticamente preso una settimana di vacanza, si è arreso nel corso del primo match (secondo turno del tabellone) al modesto Vasely, numero 55 del ranking atp e ha spianato la strada per la vittoria del campione iberico. A Roma però Nole tornerà più forte di prima, pronto per portare a casa il suo ennesimo torneo sul rosso e soprattutto per arrivare preparato al meglio all’appuntamento più importante, quello di Parigi. Poi c’è il solito Roger Federer, eliminato ai quarti di finale a Montecarlo da un grande Tsonga, ma voglioso di stupire e divertirsi ancora. Qualche giorno fa, in esclusiva al Corriere della Sera, aveva dichiarato che ancora prova grande piacere nel giocare a tennis e che i campioni del suo calibro (così come Francesco Totti e Valentino Rossi) devono sentirsi liberi di continuare a seguire le loro passioni e di smettere quando ritengano che sia il momento più giusto.
D’altronde Valentino Rossi ancora lotta per il campionato del mondo in Moto GP, Francesco Totti segna in Serie A permettendo alla sua squadra di non perdere partite importanti per la corsa verso la Champions League e lo svizzero è il numero tre del mondo del tennis. La sua speranza è quella di portare a casa un altro titolo importante prima della fine della carriera, Novak Djokovic e forse anche Rafael Nadal permettendo.
di Giovanni Fabbri