Studente di Asti porta la banda larga ovunque

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Addio alla connessione lenta grazie alla tecnologia laser ideata da un giovane liceale di Asti

Si chiama Laserwan: connessione a banda ultralarga laser ed è un’idea di un liceale dell’astigiano, Valerio Pagliarino, che ha ipotizzato e sviluppato un sistema capace di utilizzare una fibra ottica virtuale attraverso la tecnologia laser. Con la sua invenzione, velocizzare la connessione a costo quasi zero sembra un’impresa possibile, anche nei luoghi più remoti dell’Italia, dove la banda larga, nonostante i Piani varati dal governo, sembra essere ancora un lontano miraggio.

Due, tre, cinque, venti.. quanti sono i minuti impiegati per visualizzare questo articolo? Se impiegate pochi istanti sicuramente è perché vi trovate nella parte fortunata dell’Italia, quella dove la connessione arriva “forte e chiara”. Dagli ultimi dati ufficiali sembra infatti che per 2,8 milioni di italiani la parola che fa più rima con navigare sia la pazienza: una dote fondamentale per tutte le vittime del digital divide, un fenomeno che riguarda quasi la metà del territorio nazionale. Mentre chi abita nelle grandi città può navigare velocemente, per i meno fortunati l’esperienza su internet è rimasta a quella di una decina di anni fa, se non persino peggiore. Magari perché, nel frattempo, i siti si sono adattati all’evoluzione tecnologica e le pagine sono più pesanti da scaricare.

Valerio Pagliarino porta la banda larga nei paesini con tecnologia laser
Valerio Pagliarino

Accedere ad internet da zone del Paese dove la banda larga non è ancora arrivata, in aree in genere rurali o montuose, a bassa densità di popolazione, dove  gli operatori non trovano vantaggi economici nell’investire e la rete viaggia a meno di 2 Mbit/secondo, significa che anche la visione di un video su YouTube spesso diventa impossibile. E quando è possibile, l’attesa può essere estenuante.

È così che, Valerio Pagliarino, liceale dell’astigiano, stufo di aspettare che qualcuno risolvesse la questione, ha provato a risolverla da solo. La sua soluzione per eliminare il digital devide? Portare in tutti i piccoli centri la banda larga attraverso una fibra ottica virtuale, grazie alla tecnologia laser, utilizzando i tralicci dell’alta tensione  esistenti.

Nel paese di Valerio, Castelnuovo Calcea, la rete è lenta: il gestore non porta i 7 mega perché costa troppo e si naviga a 0,6. Lo studente così ha iniziato cercare una soluzione e facendo esperimenti sulla trasmissione, tra un vecchio telecomando e qualche articolo sulla concorrenza tra Enel e Telecom per portare la fibra ottica sui tralicci della corrente elettrica, ha avuto l’illuminazione. La fibra ottica trasmette luce lungo un dispositivo fisico. Ma la tecnologia per trasmettere luce senza fili c’è, ed è il laser.

In giro non c’è traccia di idee simili e così, Giuseppina Bogliolo, insegnante del suo liceo, il Galilei di Nizza Monferrato, gli ha suggerito prima di partecipare ad un concorso – “I Giovani e le Scienze 2016” – e poi di brevettare il progetto.  E Valerio non ha perso l’occasione: la domanda di brevetto per Laserwan (il nome del sistema) è stata inoltrata e potrebbe diventare realtà.

Non solo un’intuizione geniale e vincente, ma anche facilmente attuabile. Valerio ha già costruito un prototipo di Laserwan usando pezzi di un vecchio aspirapolvere, due telecomandi rotti e un paio di schede elettroniche comprate online riuscendo a visualizzare perfettamente un film in streaming. Secondo i suoi calcoli la velocità di navigazione con questa tecnologia arriva a 500 mega al secondo, sia in download che in upload. Sempre secondo le ricerche di Valerio, se posare la fibra ottica costa 1000 euro al metro, il suo Laserwan abbatte i costi di 100 volte. Ogni chilometro, per servire 100 utenze, costerebbe 10 mila euro. L’unico inconveniente potrebbe essere la nebbia, ma anche per questo lo studente sembra avere già le idee chiare su come ovviare al problema: una sorta di telemetria in stile Formula 1, che modula il segnale e riesce a bucare anche i banchi più fitti.

Il ragazzo ha già vinto il premio speciale Aica per il miglior progetto sulle tecnologie della comunicazione e dell’informazione e con la sua idea “Laserwan: connessione a banda ultralarga laser” parteciperà all’Eucys, concorso dell’Unione Europea per i giovani scienziati che si terrà a Bruxelles dal 15 al 20 settembre.

La banda larga in Italia, secondo una recente indagine, ci fa navigare a un quarto della velocità della Corea del Sud, capofila nel mondo. La velocità di connessione delle reti nazionali oggi è fra le più basse d’Europa. Non solo. Oggi il digital divide implica anche enormi difficoltà per le economie locali e spesso l’esclusione dei cittadini da servizi ormai essenziali. Entro il 2020 però, tra disposizioni europee ed esigenze contingenti, anche in Italia la banda larga dovrebbe arrivare per tutti. Se il Belpaese non è ancora integralmente connesso con queste modalità, l’obiettivo del progetto Banda Ultra Larga di Enel del valore di ben 12 miliardi di euro presentato lo scorso agosto dal governo, mira ad una copertura del 100% del territorio a 30 Mbps, una velocità maggiore di quella attuale, e di un 50% a 50 Mbps (banda ultra larga).  Esattamente un anno fa Infratel Italia S.p.A., società in-house del ministero dello Sviluppo economico e soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo, ha mappato l’Italia, comune per comune, per conoscere lo stato dei luoghi e trovare i fondi per intervenire nei territori dove si presentano maggiori criticità. L’Italia vuole recuperare il tempo perduto sulla rete ad alta velocità e proprio nei prossimi giorni (il 29 aprile aveva annunciato il Premier su Facebook, contestualmente alla presentazione del Piano Enel) dovrebbero essere lanciate le gare per i territori non coperti da interesse di mercato per incoraggiare anche tutti gli operatori privati a convogliare i loro sforzi per dare la banda ultra larga agli italiani. Chissà che non tengano in considerazione anche le idee del giovane Valerio!

(di Annalisa Spinelli)

Fonte immagine: La Stampa

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3 thoughts on “Studente di Asti porta la banda larga ovunque

  1. Speri
    Amo…. Perché le ditte che promettono. Tante cose si rivelano tutte fregature. Ultima l ho ricevuta io. Installazione.. GRATIS.. POI SONO VENUTI E VOLEVANO. 150CIRCA. TU. DIFFERENZA PERCHÉ DOVEVANO MEY
    TERRE IL PALO PIÙ ALTO E STAFFA AL CAMINO… ED IO LI HO MANDATI. A QUEL PAESE. POI VI FARÒ SAPERE IL NOME DELLA DITTA DI MER…. ANCHE SE MI FREGHERANNO.. 300 EU.

    1. VERISSIMO questo ragazzo all’estero avrebbe già il finanziamento da PRIVATI
      per attuare la sua idea.
      gli scotta il sedere ai BRADIPI DELLE MEGASTRUTTURE PARASSITARIE dello STATO
      ma da saggi IGNORANTI ignoreranno questa scoperta tecnologica e marceranno imperterriti nel loro progetto MANGIASOLDI e già d’ora superSUPERATO vedendo quello che VALERIO ha realizzato con la mancetta DI 10 euro mensili CHE PAPA’ gli passava OGNI SETTIMANA,
      mi STO letteralmente sganasciando dal ridere pensand o a come sto genio di RAGAZZINO ABBIA sbaragliato fior fiore di SOLONI SCALDASEDIE a SBAFFO dei cittadini
      italici.
      VAI VALERIO e conquista il MONDO. tu sei giovane QUESTI BRADIPI SCOMPARIRANNO ! !

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