Legambiente: 714 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia

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L’indagine Beach Litter 2016 realizzata da Legambiente denuncia una media di 714 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia

beach litter legambienteUna media di 714 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La maggior parte degli oggetti trovati è di plastica. È quanto emerge dall’indagine Beach Litter 2016 realizzata da Legambiente, che con i suoi volontari ha monitorato nel mese di maggio 47 spiagge italiane libere e non ancora pulite in vista della stagione balneare. In un’area complessiva di circa 106mila metri quadrati sono stati quindi raccolti oltre 33mila rifiuti spiaggiati.

Il rapporto rientra nell’ambito della campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean-up the Med 2016”; sul sito dell’associazione è possibile consultarlo e visualizzare la mappa interattiva dei rifiuti, foto e infografiche spiaggia per spiaggia.

La classifica dei rifiuti più trovati vede primeggiare i pezzi di plastica e polistirolo (22,3%), con un carico di inquinamento irreversibile e incalcolabile causato dalla frammentazione della plastica in milioni di micro particelle disperse nell’ecosistema marino. In seconda posizione ci sono più di 4400 cotton fioc (13,2%): sono, si legge nel dossier, “i classici rifiuti derivanti dalla mancata depurazione che giungono sulle spiagge attraverso fiumi, canali e scarichi”.

Al terzo posto si contano circa 2600 mozziconi di sigaretta (7,9%), aumentati del 3% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. A seguire vi sono tappi e coperchi di plastica e metallo (7,8%); bottiglie di plastica per bevande (7,5%); reti da pesca e acquacoltura (3,7%); stoviglie usa e getta di plastica (3,5%); materiale da costruzione (2,3%); bottiglie di vetro e pezzi (1,9%); bottiglie e contenitori di detergenti (1,8%).

Inoltre “circa il 70% dei rifiuti che entra a contatto con l’ecosistema marino affonda e solo il 15% resta in superficie”. Lo afferma la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, che ha anche ribadito l’urgenza di “mettere in programma azioni per la progressiva riduzione dei rifiuti in mare e nella fascia costiera, come previsto dalla Direttiva Europea Marine Strategy”.

Intanto l’associazione ha organizzato l’iniziativa “Spiagge e Fondali Puliti 2016” con cui dal 27 al 29 maggio ha invitato tutti a ritrovarsi sulle coste della Penisola per liberare lidi e fondali dai rifiuti abbandonati. E ricordare che il mare non è una discarica a cielo aperto, ma un bene da proteggere.

(di Laura Guadalupi)

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