Formula 1, Inghilterra: Hamilton domina in casa e azzanna Rosberg in classifica
Lewis Hamilton conquista la 47.ma vittoria della carriera, la quarta nel circuito di casa di Silverstone, si impone in lungo e in largo nel gran premio d’Inghilterra dominando dal venerdì alla domenica e conquistando pole position e successo, preludio al sorpasso su Nico Rosberg nella classifica del mondiale. Opaco il tedesco, fischiato pure sul podio dai tifosi britannici che mal sopportano il rivale dell’idolo Hamilton, oltre ad essere stat penalizzato dopo la gara e finito terzo nella classifica della gara inglese.
PERFEZIONE – Difficile dire altro in questo momento per quanto riguarda Lewis Hamilton: 47 vittorie in carriera (messo nel mirino Alain Prost a 51 al secondo posto nella classifica di tutti i tempi) quattro quest’anno, rimonta su Rosberg ormai completata e la sensazione generale è che l’inglese tornerà ben presto al comando della corsa verso il titolo. Hamilton a Silverstone si è preso una pole position spaventosa ed ha vinto una corsa in cui è stato troppo superiore agli altri, nonostante la pioggia iniziale, la partenza dietro la safety car e le precarie e variabili condizioni della pista che è poi via via andata ad asciugarsi. Leader del gran premio dal primo all’ultimo giro, Hamilton sembra aver già messo la freccia nella corsa al suo quarto titolo iridato.
AZIONI IN RIBASSO – Sono quelle di Nico Rosberg, il cui primato nella classifica del mondiale è ormai appeso ad un filo con un Hamilton arrembante ed in costante rimonta dopo le quattro vittorie del tedesco all’inizio della stagione. In Inghilterra Rosberg ha lottato più con Verstappen che con Hamilton, si è fatto infilare dall’olandese della Red Bull con un sorpasso capolavoro e poi lo ha ripassato nel finale grazie al degrado delle gomme sulla macchina del diciottenne; un Rosberg deluso, moscio, che sembra spegnersi domenica dopo domenica, arrendendosi ad Hamilton quasi senza lottare se non nei contatti fratricidi stile Spagna ed Austria; la penalizzazione di 10”, la retrocessione dal terzo al secondo posto, poi, riducono ancor di più il divario fra i due piloti della scuderia di Stoccarda. La Mercedes ha ribadito che non esistono gerarchie all’interno della squadra e i due piloti sono liberi di gareggiare l’uno contro l’altro, ma Rosberg pare autoeliminarsi dalla corsa senza bisogno dell’intervento di terzi.
SUPERLATIVO – Max Verstappen non è un pilota normale, ormai lo si è capito chiaramente. 18 anni, esordio in Formula 1 a 17, una vittoria e tre podi per un fenomeno assoluto di uno sport un po’ a corto di talenti negli ultimi anni. Non ha ancora vinto nulla l’olandese, ma ha già fatto tanto: la sfrontatezza nei contatti, la solidità in gara, la capacità di sbriciolare coi risultati un compagno di squadra ingombrante come Ricciardo dimostrano come questo ragazzino abbia tutte le qualità per laurearsi, presto o tardi, campione del mondo e se ciò non accadrà sarà quasi esclusivamente per colpa sua. Il podio a Silverstone è un risultato eccellente per la Red Bull, il sorpasso di Verstappen a Rosberg è da inserire all’istante nell’antologia della Formula 1.
BILANCIO IN ROSSO – Maurizio Arrivabene continua a tirare in ballo la sfortuna, in Italia continuano ad urlare e ad asserire che il divario con la Mercedes si è assottigliato (ma dove?), ma la realtà è ben diversa: la Ferrari 2016 non va, o meglio, va fino ad un certo punto, vivacchia ai margini del podio, è nettamente inferiore alla Mercedes, sta diventando peggio anche della Red Bull, in qualifica non è mai competitiva. Se questi sono i passi per raggiungere la Mercedes, beh, allora a Maranello stanno imboccando la strada contromano. Nel 2015 tre vittorie ed una pole position, nel 2016 nulla di tutto ciò, mentre la Mercedes vola e la Red Bull rimonta posizioni; Vettel è sempre più sfiduciato e rompe cambi a ripetizione, Raikkonen è appena migliore ma arranca in ogni gran premio e vede il podio come massimo traguardo. La strada della Ferrari è sempre più in salita, nonostante si cerchi di tenere tutto nascosto.
VANI TENTATIVI – Ci ha provato, ma è andata male. Dopo il decimo posto in qualifica, infatti, Fernando Alonso in gara ha tentato la grande rimonta, si è divertito a battagliare con le Williams e le Force India nonostante i loro motori Mercedes prevalessero sul suo tenero propulsore Honda, comunque migliore rispetto al passato. Lo spagnolo ha lottato con grinta e classe, poi si è arreso dopo un lungo sulla ghiaia e dopo un quasi contatto con Massa che ha portato il pilota della McLaren sull’erba e a perdere poi posizioni e secondi col 13.mo posto finale pieno di rimpianti. Meriterebbe tanto di più, ma paga le sue scelte, purtroppo quasi mai azzeccate in carriera.
RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Verstappen (Red Bull); 3. Rosberg (Mercedes); 4. Ricciardo (Red Bull); 5. Raikkonen (Ferrari); 6. Perez (Force India); 7. Hulkenberg (Force India); 8. Sainz (Toro Rosso); 9. Vettel (Ferrari); 10. Kvyat (Toro Rosso).
CLASSIFICA: 1. Rosberg 168; 2. Hamilton 167; 3. Raikkonen 106.
di Marco Milan