Formula 1, Belgio: Rosberg vince ma Hamilton limita i danni
La vittoria era nell’aria, la maxi penalizzazione di Hamilton ne aveva già alla vigilia fatto il favorito assoluto, ma Nico Rosberg a Spa ha voluto confermare quanto tutti si attendevano e non ha deluso: pole position e vittoria (la 20.ma della carriera, raggiunti Hakkinen e Raikkonen nella classifica di tutti i tempi), ma appena qualche punticino rosicchiato al compagno di squadra in graduatoria mondiale, con l’inglese capace di rimontare e salire sul podio dall’ultima fila dello schieramento in una gara completamente folle sin dal primo giro.
FACILE DOMINIO – Per Rosberg, comunque, vincere in Belgio (prima vittoria a Spa per lui) è stato tutt’altro che complicato, anzi, più difficile la qualifica della gara, poichè al sabato sia le Red Bull che le Ferrari hanno reso complicata la vita del tedesco, mentre alla domenica si sono autoeliminate alla prima curva lasciando strada libera al pilota della Mercedes che ha dovuto far attenzione solamente a partire bene e successivamente a gestire un gran premio che rilancia le ambizioni di Rosberg, anche se, considerato che Hamilton partiva 21.mo, i punti gudagnati sarebbero potuti essere molti di più e il britannico conserva il vantaggio con 9 lunghezza sul compagno. Ricciardo, secondo in Belgio, non ha mai impensierito il tedesco, tornato dominatore come ad inizio stagione, anche se forse non basterà per vincere quel mondiale che rimane vicino ad un Hamilton diventato anche ragioniere.
AUTOSCONTRO – Non approfittano della penalità di Hamilton neanche la Red Bull e la Ferrari che giocano alle macchine a scontro al primo giro quando Verstappen, partito secondo davanti alle due rosse, si fa infilare da entrambi i piloti di Maranello per poi ributtarsi all’interno della prima curva rischiando un contatto che puntualmente arriva e rovina la gara di tutti e tre: l’olandese è costretto al rientro ai box da cui uscirà lento ed arrabbiato finendo col terminare la domenica nelle retrovie (11.mo e fuori dai punti); Vettel e Raikkonen, invece, si toccano e devono ricostruire la loro rimonta che sarà poi agevolata da una vettura migliore delle ultime volte, ma anche dal pauroso incidente della Renault di Magnussen (per fortuna uscito illeso) che obbliga la direzione gara ad esporre la bandiera rossa e a fermare la gara per quasi mezz’ora mentre i commissari rimettevano in sesto le barriere di gomme sfondate dal sinistro del pilota danese. Vettel chiude sesto alle spalle delle Force India, Raikkonen nono a guadagnare due punticini e tanti rimpianti.
TROPPA FOGA – Max Verstappen è certamente il talento più cristallino della Formula 1, ha vinto già una gara nella classe regina dell’automobilismo a soli 18 anni ed è avviato ad una svavillante carriera, ma deve ancora smussare qualche angolo grezzo della sua personalità e del suo stile di guida. A Spa, tanto per cominciare, l’olandese della Red Bull ha sbagliato partenza facendosi infinocchiare dalle due Ferrari, poi, nel tentativo di rimediare all’errore ha provato ad infilarsi in un minuscolo pertugio alla prima curva dimostrandosi troppo aggressivo e poco calcolatore, rovinando la sua corsa e quella dei colleghi, e facendo sorgere il dubbio che qualora fosse in lotta per il mondiale, così facendo lascerebbe per strada punti importantissimi. Con meno irruenza e più strategia, capendo anche che le gare non si decidono al primo giro, Verstappen diventerà il numero uno, oggi è ancora leggermente immaturo.
DALL’INDIA CON FURORE – Ok Rosberg che vince la gara, ok Ricciardo ed Hamilton che completano il podio, ma certamente è la Force India l’altra grande protagonista del gran premio di Spa: le vetture asiatiche motorizzate Mercedes terminano ai piedi del podio al termine di una gara consistente e senza errori, con Hulkenberg quarto davanti al compagno di scuderia Perez. Il podio svanisce per la superiorità di Mercedes e Red Bull, ma le notizie buone sono moltissime, a partire dal sorpasso sulla Williams nella classifica costruttori di una squadra piccola ma solida, con un budget non elevato ma uno staff tecnico preparato e competente, e per finire, due piloti bravi e maturi.
RESOCONTO: 1. Rosberg (Mercedes); 2. Ricciardo (Red Bull); 3. Hamilton (Mercedes); 4. Hulkenberg (Force India); 5. Perez (Force India); 6. Vettel (Ferrari); 7. Alonso (McLaren); 8. Bottas (Williams); 9. Raikkonen (Ferrari); 10. Massa (Williams).
CLASSIFICA: 1. Hamilton 232; 2. Rosberg 223; 3. Ricciardo 151.
di Marco Milan