Formula 1, Singapore: Rosberg vince e torna in testa al campionato
Terza vittoria consecutiva per Nico Rosberg (ottava della stagione, 22.ma della carriera e prima a Singapore) che si è risvegliato improvvisamente dopo i torpori di inizio estate che avevano consentito ad Hamilton di rimontare in classifica e tornare leader di un mondiale che invece sembra proprio non volere un padrone assoluto. Il tedesco ha dominato l’intero fine settimana asiatico, con pole position e padronanza totale in gara nonostante i disperati tentativi di Ricciardo di soffiargli un successo fondamentale per credere ancora nel titolo iridato.
SORPASSO – Nella riedizione del celebre film con Gassman e Trintignant, Nico Rosberg azzanna Lewis Hamilton e torna al comando della classifica mondiale, confermando che non si sente affatto battuto dal compagno di squadra che, dopo una forsennata rimonta, nelle ultime tre gare si è assopito lasciando strada ad un Rosberg cattivo, determinato e consapevole che il campionato o lo vince stavolta o forse non ce la fa più. A Singapore il tedesco ha dominato in lungo e in largo con la pole position del sabato e il dominio in gara nonostante la rimonta di Ricciardo che si è poi dovuto accontentare della seconda piazza. Otto punti di vantaggio su Hamilton, testa del campionato riconquistata e una statistica dalla sua parte che dice che nessuno ha mai perso il mondiale con 8 successi all’attivo: scongiuri a parte, il tedesco può veramente sognare il grande sgarbo.
ALTRA BEFFA – Per il secondo anno consecutivo Daniel Ricciardo si mangia i gomiti a Singapore: lo scorso anno arrivò secondo ad un soffio da Vettel, quest’anno idem con Roseberg. L’australiano della Red Bull non riesce a compiere l’ultimo passo per vincere in una pista che gli piace e che esalta le caratteristiche di una Red Bull sempre più saldamente al secondo posto nella classifica costruttori. Ricciardo le ha provate tutte per sopravanzare Rosberg, ma alla fine si è arreso conquistando l’ennesimo podio e la conferma di una forma nettamente migliore rispetto al compagno di squadra Verstappen.
OLANDESE CALANTE – Già, perchè il diciottenne della Red Bull, dopo l’exploit di Barcellona e i sorpassi arrembanti in Belgio, criticati dai soliti bacchettoni italiani filo ferraristi, ma in realtà senza alcuna macchia, si è spento, ha commesso molti errori soprattutto in partenza e si è classificato costantemente dietro il più esperto Ricciardo. Verstappen, comunque il talento più cristallino della Formula 1, deve imparare a gestire la foga e l’ansia da partenza, perchè anche a Singapore è partito quarto e dopo due curve era ottavo, chiudendo un’anonima gara al sesto posto, dietro pure a Vettel che partiva dall’ultima posizione.
ROSSI DA RIMONTA – E, a proposito di Ferrari, la gara di Singapore può dirsi positiva per la scuderia di Maranello, non tanto per le posizioni finali (Raikkonen quarto, Vettel quinto, solita classifica irrilevante), quanto per la grinta mostrata in pista e per una rimonta di Vettel che ha dell’incredibile: partito ultimo per la rottura della sospensione durante l’inizio delle prove, infatti, il tedesco ha azzeccato la strategia e tutti i sorpassi in pista, grazie anche ad una monoposto veloce e competitiva su una delle poche piste amiche della rossa nel mondiale. Quinto il tedesco ad una posizione da un Raikkonen che ha finito di dormire e da qualche settimana dà del filo da torcere a tutti, Mercedes compresa, e a Singapore ha sfiorato il podio lottando con un Hamilton sottotono e che avrebbe probabilmente meritato di finire il gran premio alle spalle del finlandese.
RESOCONTO: 1. Rosberg (Mercedes); 2. Ricciardo (Red Bull); 3. Hamilton (Mercedes); 4. Raikkonen (Ferrari); 5. Vettel (Ferrari); 6. Verstappen (Red Bull); 7. Alonso (McLaren); 8. Perez (Force India); 9. Kvyat (Toro Rosso); 10. Magnussen (Renault).
CLASSIFICA: 1. Rosberg 273; 2. Hamilton 265; 3. Ricciardo 179.
di Marco Milan