Roma: Trinità dei Monti ha di nuovo la sua scalinata
Dopo dieci mesi di restauro, riaprono i celebri gradini di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna, simbolo storico di lusso e romanità
Un restauro lungo quasi un anno, 1 milione e mezzo stanziato e la scalinata di Trinità dei Monti ritrova il suo splendore. E’ stata inaugurata lo scorso 22 settembre la riapertura di uno dei luoghi simbolo di Roma: «Oggi è un giorno molto importante per la città e i romani. Sono felice di essere qui in rappresentanza dei cittadini di Roma», così il sindaco Virginia Raggi ha evidenziato l’importanza di una giornata che restituisce alla capitale, ai cittadini e ai turisti di tutto il mondo, uno dei suoi emblemi storici. Alla cerimonia di inaugurazione è seguita una serata per festeggiare l’evento, impreziosita dal concerto dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappano, da spettacoli e fuochi d’artificio.
La scalinata di Trinità dei Monti, dunque, accoglierà di nuovo la folla di visitatori che per dieci mesi hanno rinunciato ad ammirarne la maestosità, attendendo la fine del restauro finanziato dalla Maison Bulgari. La scalinata, infatti, rientra tra le opere restaurate grazie all’intervento dei grandi mecenati della contemporaneità. Come Tod’s per il Colosseo o Fendi per il Palazzo della Civiltà Italiana e per Fontana di Trevi, così la casa Bulgari ha deciso di investire 1,5 milioni per donare nuova luce a un luogo storico tanto per Roma quanto per il celebre brand. «Per Bulgari la scalinata rimarrà sempre un luogo sinonimo di gioia e glamour, indissolubilmente legato all’identità della Maison. Auspichiamo di poter collaborare con il Comune in altri progetti futuri, per continuare a preservare e valorizzare le innumerevoli bellezze che questa città unica offre agli occhi del mondo», così Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari, ha sottolineato la volontà della Maison di “adottare” questo gioiello nel 2014 (anno del 130esimo anniversario di vita del marchio di alta gioielleria) per evidenziarne la bellezza, auspicando altri futuri interventi capaci di valorizzare il patrimonio storico – artistico della capitale.
Il restauro della scalinata di Piazza di Spagna, i cui lavori sono iniziati il 7 ottobre 2015, è stato incentrato sulla pulitura, il consolidamento e la protezione di tutte le superficie di pietra, sul recupero funzionale delle gradinate in un’ottica di sicurezza e sulle verifiche statiche sui muri di contenimento delle rampe superiori. Grande attenzione è stata riservata, dunque, alla sicurezza della scalinata per consentire di attraversarla in assoluta libertà; degni di nota, inoltre, gli sforzi effettuati per recuperare il candore del travertino che oggi rappresenta senza dubbio uno degli elementi di maggior valore della struttura realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto Francesco De Sanctis. Nello specifico, i lavori hanno attraversato una prima fase di verifiche preliminari a cui sono seguiti cicli di trattamento biocida e la pulitura realizzata con mezzi meccanici. In generale, le operazioni più complesse sono state quelle realizzate per il ripristino dei gradini che hanno previsto, in alcuni casi, integrazioni di travertino molto estese. Le lesioni presenti sulla rampa superiore, inoltre, hanno reso necessarie verifiche sulle caratteristiche del suolo per appurare la sicurezza delle strutture murarie. A tal proposito, è stato realizzato un nuovo sistema di raccolta e smaltimento delle acque sul piazzale di Trinità dei Monti. Degna di nota, infine, l’attenzione dedicata all’illuminazione artistica, per la quale sono stati adottati sistemi a LED e restaurati 16 lampioni in ghisa.
Il restauro della scalinata, dunque, ha preso in considerazione diverse componenti ed è stato finalizzato alla restituzione di un monumento storico, in tutta la sua bellezza e magnificenza. Ma, all’ indomani della cerimonia di inaugurazione e della serata celebrativa, le preoccupazioni sulla salvaguardia dell’opera, spesso scenario di degrado e sporcizia, hanno preso il posto della gioia e dell’entusiasmo. Da molti intellettuali, infatti, è arrivato l’appello per una regolamentazione delle soste sulla celebre scalinata di Piazza di Spagna, per evitarne un uso improprio e di conseguenza il danneggiamento. Tra i maggiori sostenitori della necessità di regolare l’accesso e l’utilizzo dei gradini c’è Claudio Strinati, storico dell’arte ed ex sovrintendente a Roma che, in un documento firmato da diverse personalità del mondo dell’arte e della cultura, ha evidenziato tale esigenza: «La scalinata deve essere vissuta, ma non può essere utilizzata come fosse l’uscita di uno pseudo pub irlandese all’italiana, dove si beve, ci si ubriaca, si schiamazza, si molestano le persone tra loro, si fanno i propri bisogni corporali e si rompono spesso e volentieri gli arredi urbani che abbiano la disgrazia di trovarsi nei dintorni». Secondo Strinati una soluzione plausibile potrebbe essere il divieto di utilizzare la parte centrale della scalinata per sedersi e sostare, consentendolo solo nelle parti laterali e nelle due piazze lungo la salita.
Sull’argomento, che sta a cuore anche alla famiglia Bulgari, è intervenuto il sindaco Virginia Raggi: «Abbiamo già predisposto ed emanato un’ordinanza attraverso cui i vigili dovranno aiutarci a monitorare l’uso della scalinata per evitare bivacchi e forme di degrado, senza impedirne l’utilizzo e il godimento. L’amministrazione vigilerà affinché l’uso non si trasformi in abuso». Nessun divieto né chiusure notturne, come si era ipotizzato in precedenza, ma un sistema di vigilanza attento ed efficiente. Questa la soluzione programmata dall’amministrazione capitolina per preservare uno dei luoghi simbolo di Roma e della romanità.
L’augurio è che questo possa bastare per evitare che la maestosa scalinata perda il proprio valore artistico e venga abbandonata nelle mani del degrado e dell’indifferenza.
(di Giulia Cara)