Classifica qualità della vita: la disfatta della Capitale
Nella classifica annuale di ItaliaOggi – Università La Sapienza sulla qualità della vita, Trento perde il suo primato che deteneva indisturbata dal 2011.
Qualità della vita. È Mantova quest’anno ad aggiudicarsi la medaglia d’oro per la provincia italiana dove si vive meglio, Trento la segue in seconda.
Un nuovo arrivo sul podio è quello di Belluno, terza, scalando la classifica dall’ottava posizione. Oro, argento e bronzo per tre province del nord.
All’ultimo posto, neanche a dirlo, troviamo Crotone, ma la situazione è più complessa di come appare, da rilevare infatti, rispetto alle altre province meridionali, elementi di discontinuità. Alla berlina infatti non è il tenore di vita, che risulta accettabile e nemmeno la criminalità. Il demerito della maglia nera è da attribuire a affari, lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero. Meno peggio di Crotone, Siracusa.
Dal canto loro, le grandi aree urbane non si comportano meglio. Tutte rispetto allo scorso anno sono arretrate ad eccezione di Torino che sale di 6 posti. Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni, Roma riesce a fare decisamente peggio perdendone 19, conquistando un posto sui livelli di qualità di vita insufficienti.
Osservando la classifica a livello di macro-aree, il Nord-est e il centro reggono meglio il colpo della crisi, a soffrire è il Nordovest e in particolare il Sud e le Isole, dove si è scomparso quel cluster di province evidenziate qualche anno fa, nel quale il livello era superiore a quello prevalente nelle altre province meridionali. Piccole isole felici di cui si è persa ogni traccia.
A colpire è la drammatica escalation negativa della Capitale, la qualità della vita dei romani è peggiorata esponenzialmente in un solo anno. Dal sessantanovesimo posto del 2015 all’ottantottesimo di quest’anno, posizionandosi su livelli di qualità della vita gravemente insufficienti. Inoltre rispetto ai tassi di criminalità, Roma scende al centoseiesimo posto tra le città sicure, dal centoduesimo del 2015, mentre arretra dal quarantaduesimo del 2015 al cinquattottesimo posto per quanto riguarda i parametri di disagio sociale. Scende di sette posti anche per quanto riguarda i servizi scolastici. Nella classifica del sistema salute passa dall’ottavo al decimo posto, e arriva al centotreesimo posto per il tenore di vita, dimenticando il novantaquattresimo posto del 2015.
(di Azzurra Petrungaro)