Internazionali BNL d’Italia. Zverev lancia la Next Generation
La 74esima edizione del torneo romano lancia un nuovo chiaro messaggio al mondo del Tennis: la Next Generation è pronta a prendersi la scena.
Il tutto ovviamente con tempi e modi adatti, pensare a un ribaltone anche tra meno di un mese al Roland Garros sembra difficile, ma la strada è stata aperta. I famosi fab four stanno piano piano lasciando la scena a un mondo più vario. A Roma l’ultimo dei magnifici quattro ad arrendersi è stato Novak Djokovic e lo ho fatto contro un talento che non ci metterà poco ad arrivare lì in alto nella classifica Atp, da domani intanto entrerà tra i primi 10: Alexander Zverev, detto Sascha.
Il ragazzo, classe 1997, si avete letto bene, 1997, si è imposto in due set contro un finalmente ritrovato Novak Djokovic. Il serbo è stato capace di tornare simile a quello di 12 mesi fa dopo un anno pieno di difficoltà. Djokovic aveva fatto il Djokovic in semifinale demolendo un altro che farà molta strada, Dominc Thiem, capace 24 ore di prima di annientare un Rafa Nadal ancora imbattuto sul rosso.
Ma si parlava del giovane tedesco rampante che si è imposto 6-4 6-3 senza dare possibilità a Djokovic di dire la propria in un match già indirizzato verso la via di Amburgo grazie al break del primo game del primo set. Il peso delle aspettative non si sono fatte sentire sulle spalle del campioncino tedesco, quelle aspettative che invece avevano forse frenato lo stesso Thiem in semifinale contro un Djokovic, va detto, in formato deluxe.
Con Federer concentrato su Wimbledon e sulla seconda parte di stagione sul veloce, con un Nadal che ogni tanto deve ritirare il fiato anche sulla sua superficie, con un Djokovic che soltanto in questa settimana è tornato a somigliare a se stesso (intanto è ufficiale l’inizio della sua collaborazione con Andre Agassi) e con un Murray ancora non pervenuto, questa seconda parte del 2017 potrà forse essere l’inizio del cambio generazionale nel tennis.
di Cristiano Checchi