Serie A. Deliro all’Olimpico: il saluto a Totti e Champions. Napoli terzo, miracolo Crotone
Ultima giornata di campionato, 90 minuti finali che hanno espresso gli ultimi verdetti, non per lo scudetto s’intende, già conquisto sette giorni fa dalla Juventus. I bianconeri che vincono per 2 a 1 contro il Bologna, festeggiano per la sesta volta consecutiva e stabiliscono così un record difficilmente eguagliabile.
La squadra di Allegri, a tratti straripante, ha sempre mantenuto la testa della classifica, tenendo le giuste distanze dalle dirette inseguitrici per tutto il campionato. Scudetto e Coppa Italia in cassaforte per Dybala e compagni che puntano diretti al triplete, precisamente a Cardiff dove si terrà la finale di Champions League contro i campioni del mondo del Real Madrid. Conquista il secondo posto finale la Roma che a pochi minuti dal termine la spunta sul Genoa per 3 a 2, un solo punto in più del Napoli per i giallorossi che accedono così direttamente ai gironi della coppa dalle grandi orecchie. Stagione luci e ombre per i ragazzi di Spalletti che se in campionato hanno tenuto un ruolino invidiabile, in Europa hanno deluso mancando negli appuntamenti più importanti vedi Porto o Lione. Popolo giallorosso che nell’ultima all’Olimpico saluta Francesco Totti, capitano per vent’anni, il numero dieci romano emoziona uno stadio intero che gli riserva il giusto tributo.
Terza la squadra che con tutta onestà ha espresso il miglior gioco del campionato, il Napoli di Sarri, che si è imposto per 4 a 2 a Marassi contro la Sampdoria, ha lottato e creduto sino all’ultimo alla seconda piazza, persa per un solo punto. I partenopei hanno gettato molti forse troppi punti con squadre che sulla carta erano nettamente inferiori, un Napoli prigioniero del suo bel calcio incapace di vincere senza giocar bene, questo il limite di insigne e compagni, questo ha fatto la differenza tra il secondo e la terza piazza.
Rivelazione del campionato l’Atalanta di Gasperini che si aggiudica il quarto posto battendo il Chievo in casa, i nerazzurri coronano un campionato fantastico accedendo direttamente ai gironi di Europa League. Una squadra fatta di tante giovani promesse che potranno diventare il futuro del calcio italiano. Quinta la Lazio che nell’ultima perde in casa del Crotone e viene scavalcata proprio dai bergamaschi, i capitolini accedono comunque direttamente all’ Europa League. Una stagione comunque sopra le righe, impreziosita dalla finale di Coppa Italia e macchiata soltanto da un finale di stagione non proprio esaltante. Deludono le due milanesi che disputano un campionato sottotono e sotto le aspettative. Entrambe protagoniste di un cambio societario in salsa cinese che promette grandi investimenti e un futuro roseo. Finalmente verrebbe da dire, perché sia i nerazzurri che i rossoneri da ormai troppo tempo mancano le zone alte della classifica. Nella zona bassa si salva a sorpresa il Crotone che come detto prima s’impone sulla Lazio e complice la sconfitta dell ‘Empoli al Barbera contro il Palermo conquista una salvezza che fino a poche giornate fa pareva insperata. Clamorosa la striscia del Crotone di Nicola che come un condottiere non hai mai mollato la presa su un gruppo di ragazzi rimasti uniti nonostante le difficoltà di inizio campionato. Il Crotone negli ultimi mesi ha tenuto il passo delle big e così facendo ha aperto le porte dell’inferno all’Empoli di Martusciello che a metà campionato credeva sufficiente il vantaggio accumulato fino a quel punto.
Salutano così la Serie A i toscani insieme alle già retrocesse Palermo e Pescara; c’è chi scende e c’è chi sale: il massimo campionato, infatti, da il ben tornato a Spal e Verona aspettando chi tra Benevento, Frosinone, Carpi e Perugia raggiungerà le altre 19 nell’olimpo del calcio italiano.
Menzione speciale per Edin Dzeko che vince al suo secondo anno in Italia la classifica dei cannonieri con 29 gol, davanti a Metens con 28 e Belotti con 26.
di Claudio Serratore