Formula 1, Belgio: Hamilton piega Vettel ed accorcia la classifica
Torna a vincere Lewis Hamilton che doma Sebastian Vettel a Spa e conquista un successo (il numero 58 della carriera) che avvicina l’inglese della Mercedes al tedesco della Ferrari, ora leader del campionato con 7 punti di vantaggio sul rivale. Podio per Daniel Ricciardo davanti a Kimi Raikkonen e a Valtteri Bottas.
RECORD E VITTORIA – Il sabato la 68.ma pole position che gli ha permesso di raggiungere Michael Schumacher in testa all’albo d’oro, la domenica il trionfo in gara e la classifica mondiale accorciata con ora solamente 7 punti da recuperare su Sebastian Vettel, secondo: il fine settimana belga di Lewis Hamilton è stato davvero perfetto con una pole position da record ed una vittoria mai in discussione, nonostante Spa fosse una pista nettamente favorevole alla Mercedes e il successo dell’inglese sia stato meno netto delle previsioni, grazie ad un Vettel mai domo che ha limitato i danni in un circuito poco amico per le caratteristiche della Ferrari. 7 punti di vantaggio per il tedesco con una gara a Monza la settimana prossima che si preannuncia ancora a favore della Mercedes e che potrebbe scrivere un capitolo importantissimo di questo campionato.
SFORTUNE E DISASTRI – Difficile dire chi abbia avuto sorte peggiore nel gran premio del Belgio 2017: Max Verstappen è un serio candidato: partito fortissimo e sospinto dai tifosi della vicinissima Olanda, si è improvvisamente fermato, ancora una volta per noie ad una Red Bull che appare inaffidabile solo con lui, mentre il compagno di squadra Ricciardo non solo termina la gara ma finisce addirittura sul podio, davanti a Raikkonen (penalizzato di 10 secondi per aver ignorato le bandiere gialle proprio dopo il ko di Verstappen) e ad un Bottas molto sottotono, incapace di aiutare Hamilton e beffato in un colpo solo da Ricciardo e Raikkonen che lo hanno superato contemporaneamente e con un’unica doppia manovra. Altra collisione fra le Force India: Perez ed Ocon si sono toccati all’Eau Rouge a tutta velocità col messicano che non ha lasciato strada e spazio al francese che, a sua volta, non ha mollato e rallentato; risultato pessimo per la scuderia indiana con Perez fuori gioco ed Ocon nono, ma soprattutto con un rapporto ormai logoro fra i due. E poi Fernando Alonso: parte alla grande lo spagnolo, settimo dopo la prima curva, una gioia che dura poco perchè tempo due giri l’ex ferrarista viene superato da tutti, gridando come al solito alla radio; finisce con l’ennesimo ritiro l’ennesima gara sfortunata di un pilota che da dieci anni non trova pace.
EMOZIONI – Impossibile non averne provate a Spa in questo dolce e malinconico fine settimana: il sabato Lewis Hamilton conquista la pole position e raggiunge a quota 68 Michael Schumacher che proprio in Belgio aveva colto il suo primo successo in carriera nel 1992. E poi la domenica, prima della gara, il figlio di Michael, Mick, ha sfilato per un giro con la Benetton guidata dal papà nel 1994, l’anno del primo titolo mondiale del tedesco che in un modo o nell’altro sarà stato fiero di quel rampollo che ben ha avviato la sua carriera in Formula 3. Spa è certamente il circuito più bello e complicato della Formula 1, ma stavolta la folla belga ha vissuto qualcosa di assai più toccante dei semplici sorpassi in pista.
RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Vettel (Ferrari); 3. Ricciardo (Red Bull); 4. Raikkonen (Ferrari); 5. Bottas (Mercedes); 6. Hulkenberg (Renault); 7. Grosjean (Haas); 8. Massa (Williams); 9. Ocon (Force India); 10. Sainz (Toro Rosso).
CLASSIFICA: 1. Vettel 220; 2. Hamilton 213; 3. Bottas 179.
di Marco Milan