Festa del Cinema di Roma 2017: tutti i protagonisti

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Trionfo di Borg McEnroe di Janus Metz Pedersen. Tra i momenti più significativi, la proiezione di Borotalco di Verdone in versione restaurata

Chi pensa che la Festa del Cinema di Roma sia la cenerentola delle mostre cinematografiche internazionali sbaglia di grosso. Giunta alla sua dodicesima edizione, la manifestazione guidata da Antonio Monda continua a riscuotere consensi e a crescere in termini di immagine e programma. Per il terzo anno consecutivo, gli organizzatori hanno deciso di non assegnare alcun premio della sezione principale, trasformando il festival in una vera e propria festa, che non è costretta a inseguire le prime assolute, le faraoniche produzioni hollywoodiane farcite di nomi altisonanti, né un programma a ogni costo politically correct.

Eppure a Roma si respira aria di grande cinema. Sarà per le star che affollano i red carpet, sarà per la storia di questa città che è eterna anche dal punto di vista cinematografico, ma ogni anno nella capitale si rinnova la magia creata dalla macchina da presa. In questa edizione, come o forse più che nelle precedenti, la Festa del Cinema ha fatto approdare nell’Urbe tantissimi interpreti e registi, che hanno omaggiato con la loro presenza e i loro film quella che è stata una delle capitali mondiali della cinematografia.

Quest’anno a troneggiare sulla locandina della manifestazione era niente meno che Audrey Hepburn, che a Roma deve gran parte della sua fama internazionale. Tra le tante star che hanno sfilato sul tappeto rosso, non possiamo non ricordare Dakota Fanning, Jake Gyllenhall, Ian McKellen, Sabrina Ferilli, Vittoria Puccini e Nanni Moretti.

Straordinaria la partecipazione dell’inossidabile Vanessa Redgrave, che alla veneranda età di ottant’anni ha presentato il suo primo film come regista, il toccante Sea Sorrow. La pellicola, un documentario dedicato alla drammatica situazione dei profughi che attraversano il Mediterraneo per raggiungere l’Europa, è stata girata fra Grecia, Italia, Calais, Libano e Inghilterra. Altrettanto intenso è stato l’omaggio che la festa del cinema ha riservato a un mostro sacro come David Lynch. Il regista culto di Twin Peaks e The Elephant Man, ha ritirato il premio alla carriera dalle mani di Paolo Sorrentino, raccontando poi alla stampa quello che è il suo processo creativo. Le idee – ha detto Lynch – sono quelle cose di cui ti innamori, sono come i regali sotto l’albero di Natale.

La celebrazione del cinema italiano

La dodicesima Festa del Cinema è stata l’occasione per celebrare anche e soprattutto il cinema italiano. Nell’ultima giornata Gigi Proietti si è raccontato a tutto tondo, ricordando la sua straordinaria e variegata carriera, che lo ha visto interprete di ruoli comici e drammatici, riuscendo sempre a convincere grazie alla sua natura poliedrica. Altro momento tutto dedicato al cinema italiano, è stata la proiezione della versione restaurata di Borotalco di Carlo Verdone. A trentacinque anni dall’uscita nelle sale italiane questo film, che ha segnato l’esordio da regista del grande attore romano, continua a ricevere il plauso del pubblico e della critica. Sul red carpet della proiezione si sono ritrovati Carlo Verdone e Eleonora Giorgi, che per il film fu premiata con un David di Donatello e un Nastro d’Argento.

Se poi volessimo proprio trovare un vincitore per questa Festa del Cinema, non ci sarebbe alcun dubbio: Borg McEnroe di Janus Metz Pedersen è il film che più di ogni altro ha entusiasmato il pubblico. Proprio per questo motivo, la pellicola che racconta la finale di Wimbledon del 1980, in cui si trovarono di fronte Bjorn Borg e John McEnroe, ha vinto il Premio BNL attribuito dagli spettatori. Un film, quello sui due campioni, che ripropone il tennis come metafora di vita, sviscerandone le peculiarità come già hanno fatto Match Point di Woody Allen e il più recente La battaglia dei sessi.

Ma su tutti a vincere è stata Roma. Nonostante i problemi enormi che attanagliano questa città meravigliosa, nonostante tutte le polemiche che suscita a livello nazionale e talvolta internazionale, Roma con la sua Festa del Cinema ha saputo ritagliarsi uno spazio nell’affollatissimo panorama delle mostre cinematografiche. Il consenso del pubblico, le star presenti nei giorni della Festa e a copertura mediatica ottenuta dall’evento dimostra che la città eterna continua a essere un punto di riferimento in tema di cinema. Certo non sono più i tempi di Cinecittà, ma del resto anche a Hollywood non se la passano molto meglio.

(di Christopher Rovetti)

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