Formula 1, Bahrain: Vettel fa un altro capolavoro, Mercedes battute ancora

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Sebastian Vettel vince ancora, la Ferrari batte di nuovo la Mercedes e si trova in testa al campionato del mondo di Formula 1 con due successi in altrettante gare. Ma se in Australia il tedesco era stato agevolato da concause favorevoli, in Bahrain ha trionfato grazie ad una guida perfetta nonostante quasi 35 giri sulla stessa gomma.

SPLENDIDA FOLLIA – Vettel vince una gara pazza, in barba a chi sostiene che la Formula 1 sia noiosa. Pole position al sabato e la sensazione di essere il grande favorito anche per il gran premio; invece le cose si mettono male per la Ferrari del tedesco che va sì in testa ma si ritrova le due Mercedes col fiato sul collo e, soprattutto, con la strategia di andare su una sola sosta rispetto alle due ipotizzate dalla scuderia italiana. A questo punto la scelta azzardata, quella che al 99% non avrebbe potuto pagare, ovvero andare su una sosta anche con Vettel: ebbene, il ferrarista, nonostante l’arrembaggio di Bottas che gli arriva ad un tiro di schioppo, resiste e porta a casa un successo folle ma meritato, un capolavoro che gli consente di fare bottino pieno nelle prime due corse dell’anno e volare in classifica verso il sogno del quinto titolo mondiale della carriera.

NUMERI DUE – Si accodano ancora le Mercedes, dunque, beffate dalla controstrategia della Ferrari che ha battuto il box di Stoccarda con le sue stesse armi. Hamilton, partito nono per la sostituzione del cambio che gli è costata 5 posizioni in meno in griglia, ha fatto il possibile agguantando il podio e venendo addirittura sacrificato a vantaggio di Bottas che si è dimostrato ancora una volta un buon pilota e nulla più, incapace di superare un Vettel con le gomme ormai allo stremo delle forze, poco cattivo e poco coraggioso. Difficilmente il finlandese verrà riconfermato per il 2019 con Pascal Wehrlein pronto a soffiargli il posto anche a stagione in corso. Sfortuna nera, invece, per lo scudiero della Ferrari: Kimi Raikkonen, infatti, termina anzitempo la sua gara dopo aver inavvertimente investito un meccanico durante la sosta ed esser ripartito con le gomme fissate male; quando si è numeri due, evidentemente, non c’è proprio nulla da fare.

DISASTRO – Totale il fallimento della Red Bull nel fine settimana in Bahrain: Vesrtappen ha fatto harakiri da solo andando a sbattere in qualifica e partendo dal 15.mo posto prima di essere appiedato da una foratura ad inizio gara dopo un contatto con Hamilton che gli è costata l’affidabilità della vettura, mentre Ricciardo (che venerdì era stato addirittura il più veloce in pista) si è arreso dopo poche curve a causa di un guasto elettronico. Se Red Bull e Renault hanno deciso di sacrificare l’affidabilità per avere maggior potenza e velocità, la scuderia austriaca rischia parecchie domeniche all’insegna dello zero.

EROI – Al di là di Vettel, la festa in Bahrain la fanno anche due gregari, due che di solito vedono la bandiera a scacchi un minuto dopo i primi: Pierre Gasly e Marcus Ericsson. Il francese piazza incredibilmente la Toro Rosso al quarto posto commuovendosi attraverso la radio a fine gara durante il giro di saluto finale, mentre lo svedese della Sauber si classifica 9° guadagnando due punti importantissimi per la scuderia svizzera motorizzata Alfa Romeo e dando anche una risposta sul campo a chi lo vedeva in balia di Charles Leclerc, campioncino in erba che però dimostra come di strada in Formula 1 debba farne ancora parecchia. Solide anche le McLaren (a punti sia Alonso che Vandoorne) e solido Hulkenberg, sesto con la Renault.

RESOCONTO: 1. Vettel (Ferrari); 2. Bottas (Mercedes); 3. Hamilton (Mercedes); 4. Gasly (Toro Rosso); 5. Magnussen (Haas); 6. Hulkenberg (Renault); 7. Alonso (McLaren); 8. Vandoorne (McLaren); 9. Ericsson (Sauber); 10. Ocon (Force India).

CLASSIFICA: 1. Vettel 50; 2. Hamilton 33; 3. Bottas 22.

di Marco Milan

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