Formula 1, Italia: Hamilton in trionfo, Vettel perde sempre più terreno. Soliti osceni fischi sul podio
Lewis Hamilton abbatte record su record in Formula 1, vince il gran premio d’Italia davanti a Kimi Raikkonen, eguaglia i 5 successi di Michael Schumacher a Monza ma soprattutto allunga in classifica su un Sebastian Vettel sottotono ed autore anche dell’incidente che al primo giro lo ha costretto a ripartire dal fondo della griglia.
FUGA MONDIALE – Scappa via in classifica l’inglese della Mercedes che a Monza partiva dalla terza posizione ma che è stato autore di un doppio eccellente sorpasso ai danni delle due Ferrari con conseguente collisione fra il campione del mondo in carica e Sebastian Vettel, finito in testacoda e ripartito dall’ultima posizione per poi chiudere quarto anche grazie alla penalizzazione data a Max Verstappen. Hamilton si è dovuto riaccodare a Kimi Raikkonen che ha guidato in maniera eccellente, ma è stato tradito dalle gomme posteriori, totalmente usurate con Hamilton che ha atteso il momento propizio per riprendere il finlandese, superarlo e andarsi a riprendere la vittoria che lo porta a +30 su Vettel in classifica, in barba anche agli orripilanti fischi ricevuti sul podio, con l’Italia che si conferma l’unico paese che fischia i rivali, una tristezza infinita per un paese molto tifoso e poco sportivo.
PASTICCI – Ha molto di che rammaricarsi Sebastian Vettel per aver gettato alle ortiche una gara che poteva dominare o comunque giocarsi con Raikkonen ed Hamilton. Il tedesco ha commesso un altro errore che lo penalizza fortemente in classifica e che gli fa perdere terreno nei confronti di un Hamilton che, al contrario, di errori sinora non ne ha commessi. 30 lunghezze sono tante da recuperare, soprattutto se l’inglese continua a sfruttare anche i momenti più complicati, portando a casa quei punti che a fine stagione potrebbero portarlo a quel quinto titolo che insegue anche un Vettel troppo pasticcione. Rammarico anche per Kimi Raikkonen che dopo la pole position e il controsorpasso ai danni di Hamilton sperava di riportare a casa quella vittoria che gli manca dal 17 marzo 2013 e che, probabilmente, il prossimo anno lascerà il volante della Ferrari per far spazio a Charles Leclerc.
ORDINI DI SCUDERIA – Un grande alleato di Lewis Hamilton a Monza è stato anche il compagno di squadra Valtteri Bottas a cui il box della Mercedes ha imposto di rallentare Raikkonen prima della sosta e proprio quando il ferrarista iniziava ad avere problemi di usura con le sue gomme. Un Bottas totalmente sacrificato per la causa mondiale di Hamilton e che ha agguantato il podio solamente grazie alla penalità subita da Verstappen, terzo in gara ma retrocesso in quinta posizione dopo il contatto col finlandese della Mercedes. Gli ordini di scuderia, per carità, sono sempre esistiti, anche quando la federazione li vietava, ma la sensazione è che Bottas, non essendo un fuoriclasse, pur di guadagnarsi il rinnovo di contratto, metta da parte orgoglio ed ambizione, troppo per un professionista.
RISCOSSE E TRACOLLI – Il gran premio d’Italia, infine, riporta in zona punti lo spagnolo Sainz (che nel 2019 sarà in McLaren) e soprattutto la Williams che con Stroll acciuffa una decima posizione che rilancia una scuderia storica ma in totale crisi. Proseguono, al contrario, le difficoltà di Daniel Ricciardo che dopo la vittoria di Montecarlo e l’annuncio del passaggio alla Renault ha collezionato solamente disastri, ritirandosi pure a Monza dove comunque partiva da fondo gruppo, ma anche di Fernando Alonso, bloccato da una McLaren sempre più inaffidabile e lontanissima da quei successi che nel passato l’avevano reso la squadra migliore della Formula 1.
RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Raikkonen (Ferrari); 3. Bottas (Mercedes); 4. Vettel (Ferrari); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Grosjean (Haas); 7. Ocon (Force India); 8. Perez (Force India); 9. Sainz (Renault); 10. Stroll (Williams).
CLASSIFICA: 1. Hamilton 256; 2. Vettel 226; 3. Raikkonen 164.
di Marco Milan