Formula 1, Bahrein: suicidio Ferrari, Hamilton e la Mercedes ringraziano e trionfano

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Il 2019 prosegue nel segno della Mercedes che dopo l’esordio in Australia piazza un’altra doppietta con la vittoria di Hamilton e il secondo posto di Bottas, grazie anche all’harakiri della Ferrari che in gara vanifica il dominio evidenziato in prova, tanto con Leclerc quanto con Vettel.

FUGA – Prova a scappare già a inizio stagione una Mercedes precisa e compatta, brava e fortunata in Bahrein a centrare la seconda doppietta in altrettante gare. E se in Australia Bottas aveva battuto Hamilton in un trionfo d’argento, in Bahrein è il campione del mondo in carica a tagliare per primo la bandiera a scacchi, al termine di una gara folle, gettata via da una Ferrari che aveva dominato le qualifiche ed era in grado anche di vincere la corsa, salvo poi crollare a causa di un’affidabilità ancora lontana dalla scuderia italiana. Per Hamilton è la 74.ma vittoria della carriera, la prima stagionale, una delle più inaspettate.

PROFONDO ROSSO – Quello della Ferrari è un suicidio collettivo: venerdì e sabato completamente comandati con la pole position di Charles Leclerc (la prima per il giovane monegasco), la prima fila tutta rossa e la sensazione di poter agevolmente portare a casa una doppietta, buttata invece via dalla rottura dell’ala anteriore di Vettel dopo una serrata lotta con Hamilton e dall’incredibile crollo di potenza di Leclerc quando ormai aveva il successo in pugno, un pesce d’aprile anticipato e per nulla gradito a Maranello. Superato anche da Bottas (che per un punto resta in testa al mondiale), l’esordiente in Ferrari ha portato a casa il terzo gradino del podio ed il punto suppletivo per aver ottenuto il giro più veloce in pista, troppo poco per quanto poteva, voleva e doveva raccogliere.

DELUSIONI – Oltre alla Ferrari, va indicato anche l’inspiegabile sprofondo della Renault che negli ultimi giri appieda contemporaneamente sia Hulkenberg che Ricciardo, a dimostrazione che la vettura francese è ancora lontana da quelle prestazioni promesse in inverno. Ancora pochi acuti per Gasly che nonostante guidi la Red Bull appare timido nelle battaglie, capace di acciuffare solamente l’ottava posizione in Bahrein, superato anche da un’ottima McLaren (sesta con il debuttante Norris) e dal grintoso Raikkonen, ancora a punti con un’Alfa Romeo dalle discrete risorse. Risposte balbettanti, infine, da un Antonio Giovinazzi tuttora troppo inibito per raccogliere quanto il suo talento richiederebbe.

RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Bottas (Mercedes); 3. Leclerc (Ferrari); 4. Verstappen (Red Bull); 5. Vettel (Ferrari); 6. Norris (McLaren); 7. Raikkonen (Alfa Romeo); 8. Gasly (Red Bull); 9. Albon (Toro Rosso); 10. Perez (Racing Point).

CLASSIFICA: 1. Bottas 44; 2. Hamilton 43; 3. Verstappen 27.

di Marco Milan

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