Formula 1, Ungheria: Hamilton di forza su Verstappen, 6° titolo ad un passo
Lewis Hamilton conquista con forza, potenza e strategia la vittoria nel gran premio d’Ungheria, la settima a Budapest, l’81.ma della carriera, col record di Michael Schumacher ora lontano appena 10 lunghezze e quel sesto titolo mondiale ormai vicinissimo. La battaglia con Max Verstappen ha premiato l’inglese che con orgoglio ha voluto dimostrare chi sia ancora il più forte.
PREPOTENZA ED ESPERIENZA – Ha prevalso il vecchio leone d’Inghilterra sul rampante e sprezzante olandese. Max Verstappen a Budapest aveva conquistato la pole position (la prima della carriera per lui, quarto pilota più giovane a riuscirci) e la sua Red Bull era realmente competitiva per lottare con le due Mercedes, poi Bottas si è messo ko da solo dopo un lieve contatto con Hamilton che ha iniziato a seguire come un caccia Verstappen tentando di superarlo e riuscendoci dopo la seconda sosta che gli ha permesso di volare negli ultimi 15 giri e scavalcare l’olandese della Red Bull, a quel punto ormai inerme. Il campione del mondo voleva la sfida col talento dei Paesi Bassi, l’ha avuta e l’ha vinta, ora è ad un soffio dal sesto titolo mondiale e a -10 vittorie dal record di Michael Schumacher, alla portata di un Hamilton in evidente stato di grazia.
IL FUTURO DI MAX – Deluso, tanto, Verstappen che aveva accarezzato il successo dopo la pole position e l’ottima partenza. Ha fatto il possibile l’olandese, penalizzato dalla strategia di una Red Bull forse meno reattiva della Mercedes; ma il futuro è suo, sia nell’immediato che nel domani, perchè il potenziale della vettura austriaca appare ampio, il motore Honda funziona per andare a conquistare il secondo posto nella classifica costruttori a danno della Ferrari e perchè il talento dell’olandese è smisurato: se metterà le mani su un volante competitivo per un anno intero non potrà non vincere almeno un titolo mondiale. Più prima che poi.
PODIO OPACO – Il massimo che la Ferrari poteva aspettarsi dal gran premio ungherese era il podio e podio è stato con Sebastian Vettel che, proprio come Hamilton con Verstappen, ha fatto valere con Leclerc forza ed esperienza. Ma arrivare a 1 minuto dai primi due e ad un passo dall’onta del doppiaggio deve far riflettere la squadra di Maranello perchè, Mercedes a parte, ora anche la Red Bull appare più potente della Ferrari che per salvare la stagione ha bisogno di almeno una vittoria fra Belgio e Monza, due piste sulla carta favorevoli ad una rossa che non può più sbagliare.
BENE E MALE – Dall’Ungheria torna col sorriso a 32 denti la McLaren che piazza Sainz quinto e davanti alla Red Bull di un sempre più deludente Gasly e alla Mercedes di Bottas, oltre a Norris nono. La scuderia inglese è saldamente al quarto posto nella classifica costruttori, a conferma di una crescita costante, tutto il contrario della Haas che continua nella sua involuzione ed è ormai penultima, superata anche dall’Alfa Romeo e dalla Racing Point. Male anche la Renault, fuori dalla zona punti sia con Hulkenberg che con Ricciardo. Chiusura romantica con la prima vittoria della carriera in Formula 2 per Mick Schumacher, proprio in quell’Ungheria che ha incoronato papà Michael per 4 volte.
RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Verstappen (Red Bull); 3. Vettel (Ferrari); 4. Leclerc (Ferrari); 5. Sainz (McLaren); 6. Gasly (Red Bull); 7. Raikkonen (Alfa Romeo); 8. Bottas (Mercedes); 9. Norris (McLaren); 10. Albon (Toro Rosso).
CLASSIFICA: 1. Hamilton 250; 2. Bottas 188; 3. Verstappen 181.
di Marco Milan