Formula 1: chi sale e chi scende ad una settimana dal via
Ultimi preparativi e ultimi giorni di attesa prima dell’inizio del campionato di Formula 1 che si presenta, forse, più avvincente degli ultimi, anche se nelle intenzioni della Mercedes e di Lewis Hamilton c’è ancora un dominio che prosegue ininterrotto dal 2014.
FAVORITI: è proprio la scuderia tedesca, ancora una volta, la squadra da battere. Forte di un potenziale enorme, di un’esperienza ormai ultra decennale e di un pilota (Hamilton) consacrato dai numeri come il migliore di tutti i tempi, l’impressione è che strappare il titolo agli uomini di Stoccarda sarà impresa assai ardua. I test hanno evidenziato qualche crepa nella nuova Mercedes, dai problemi al cambio ad un leggero sottosterzo, ma nulla di irrisolvibile nell’arco della stagione. Si candida a contendere la vittoria alla Mercedes la sola Red Bull che sembra la vettura maggiormente migliorata rispetto alle annate scorse: la monoposto austriaca, infatti, pare aver trovato il passo giusto per ingranare sin dall’inizio ed essere costante nelle prestazioni, difetto che finora ha impedito a Max Verstappen di battagliare per il mondiale con Hamilton ed accontentarsi di qualche sporadica vittoria. Se la Red Bull avrà affidabilità e continuità, il campionato potrebbe non essere già deciso in partenza come gli ultimi.
INSEGUITORI: difficile pronosticare altre squadre per la vittoria finale, anche se ottime sensazioni le ha rilasciate la nuova McLaren motorizzata Mercedes. La scuderia inglese (che non vince il campionato dal lontano 2008) ha mostrato potenza, velocità ed un ottimo telaio, oltre a poter contare sull’esperienza di Ricciardo e sul talento di Norris; se le premesse verranno suffragate dai fatti, allora la McLaren potrà lottare costantemente almeno per la zona podio. Obiettivo, peraltro, dichiarato anche dall’Aston Martin che prende il posto della Racing Point; dopo aver ingaggiato Vettel e confermato Stroll, i britannici puntano ad una stagione di alto livello e i primi riscontri sono positivi per quella che potrebbe essere una delle sorprese del campionato. Si candida a migliorare pure la Ferrari che dopo aver vissuto un 2020 da incubo è pronta a togliersi qualche soddisfazione; Leclerc è ormai maturo per fare la prima guida e Sainz ha tutte le carte in regola per affiancare degnamente il monegasco, inoltre la monoposto italiana sembra più veloce e guidabile dell’ultima (e ci voleva poco), segno che stavolta a Maranello si è lavorato discretamente. La lotta per il mondiale è affare di altri, ma non è detto che la nuova Ferrari starà a guardare.
GLI ALTRI: difficile inquadrare l’Alpine (ex Renault), anche se la curiosità di rivedere Fernando Alonso in pista è enorme, mentre passi avanti sembrano averne fatti sia l’Alfa Romeo, che schiererà l’altro vecchietto Raikkonen accanto a Giovinazzi come nelle ultime due stagioni, sia la Williams che dopo essere stata il fanalino di coda del gruppo nel 2019 e nel 2020 vuole tornare a competere stabilmente almeno in zona punti. Punto interrogativo attorno all’Alpha Tauri che l’anno scorso ha strabiliato in alcune gare vincendo anche a Monza con Gasly ed è stata del tutto anonima in altre, destando la sensazione di una squadra ancora troppo incostante; l’arrivo del talento giapponese Tsunoda (che ha già impressionato nei test) accanto al già citato francese può aggiungere spettacolo, a patto che la vettura trovi equilibrio e stabilità nelle prestazioni. Infine la Haas: salutati Grosjean e Magnussen, la scuderia americana fa esordire il russo Mazepin e, soprattutto, Mick Schumacher, fresco vincitore della Formula 2 e da cui l’intero mondo automobilistico si aspetta moltissime risposte. Il timore, però, è che la monoposto sia lenta, forse l’unica a non aver apportato migliorie rispetto alla versione (peraltro già mediocre) del 2020, con il rischio che la Haas occupi stabilmente l’ultima fila dello schieramento, penalizzando così i giovani ed ancora inesperti piloti.
VETTURE E PILOTI: Mercedes (Hamilton-Bottas); Red Bull (Verstappen-Perez); McLaren (Ricciardo-Norris); Ferrari (Leclerc-Sainz); Aston Martin (Vettel-Stroll); Alfa Romeo (Raikkonen-Giovinazzi); Alpine (Alonso-Ocon); Alpha Tauri (Gasly-Tsunoda); Williams (Russell-Latifi); Haas (Schumacher-Mazepin).
di Marco Milan