Formula 1, Belgio: magia di Russell, poi squalificato. A Spa vince Hamilton
Se è vero che il circuito di Spa è l’università della Formula 1, allora George Russell si laurea a pieni voti, battendo non solo i rivali in pista (prima della squalifica) ma anche i dati dei computer e le previsioni della Pirelli sulla durata delle gomme, a dimostrazione che le capacità di guida, il talento e l’intelligenza umana contano ancora qualcosa in più degli artifizi informatici.
Un vero e proprio capolavoro strategico quello di George Russell che in Belgio sceglie da solo la strategia, consiglia al box l’idea di fare una sosta soltanto e alla fine ha ragione perché la strategia risulta vincente e l’inglese precede in volata il compagno di squadra Hamilton ed Oscar Piastri che completano il podio. Ma la gioia di Russell dura poco perché alla fine del gran premio la sua Mercedes viene trovata sotto peso di oltre 1 kg ed il britannico viene squalificato regalando il successo al suo compagno di squadra Hamilton e il podio a Leclerc, quarto al traguardo e terzo dopo la squalifica, con Piastri che da terzo diventa secondo.
A proposito di McLaren, Norris sbaglia per l’ennesima volta la partenza e chiude al sesto posto dietro Verstappen che, partito dall’11.ma posizione a causa della sostituzione di varie componenti del motore, si è accontentato del quinto posto (poi diventato quarto) e di non vincere per la quarta volta di fila, striscia negativa che per l’olandese non si verificava da 4 anni. Punti mondiali anche per Sainz che chiude sesto davanti ad un Perez ringalluzzito in qualifica ma ancora anonimo in gara e con la seria possibilità di essere rimpiazzato da Daniel Ricciardo durante la pausa estiva. Ottavo Alonso, nono Ocon e decimo proprio Ricciardo.
RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Piastri (McLaren); 3. Leclerc (Ferrari); 4. Verstappen (Red Bull); 5. Norris (McLaren); 6. Sainz (Ferrari); 7. Perez (Red Bull); 8. Alonso (Aston Martin); 9. Ocon (Alpine); 10. Ricciardo (Racing Bulls).
CLASSIFICA: 1. Verstappen 277; 2. Norris 199; 3. Leclerc 177.
di Marco Milan