Mondiali under 20. Francia Campione del Mondo, Uruguay battuto ai rigori
di Giovanni Fabbri
Partita all’insegna dell’equilibrio quella tra Francia e Uruguay, valida per la concquista della Coppa del Mondo under 20. A Istanbul si sono affrontate le due migliori squadre della competizione, i transalpini ai nastri di partenza erano considerati i favoriti per la vittoria finale insieme alla Spagna del fenomeno Deulofeu; l’Uruguay invece, dopo aver superato il girone in modo piuttosto agevole, ha legittimato il suo torneo con la vittoria nei quarti di finale proprio sulle furie rosse. Per questi motivi la Francia recitava il ruolo di favorita anche in questa finalissima, ma l’Uruguay sapeva benissimo di non partire battuto. La prima metà di partita è cominciata con i sudamericani molto ordinati e un po’ intimoriti dalle capacità tecniche dei loro rivali, la Francia dal canto suo è partita fortissimo e nei primi dieci minuti ha creato un paio di occasioni potenzialmente pericolose. Con il passare dei minuti però è venuta fuori la formazione “celeste” che, grazie ad un pressing altissimo, ha messo più volte in difficoltà i francesi. Importantissima l’occasione capitata sui piedi di Nico Lopez che, liberato da un grave errore del centrale difensivo Sarr, si è trovato a tu per tu con Areola che con un miracolo è riuscito a mettere in angolo. I giovani fenomeni francesi sono sembrati sorpresi da questa grande aggresività dei loro avversari. Pogba, Thouvin, Sanogo e Digne non sono mai riusciti ad impensierire la retroguardia uruguaiana e il primo tempo è scivolato via sul risultato di 0-0. Il secondo tempo è cominciato così come era finito il primo. Meglio l’Uruguay per aggressività e per capacità di costruire qualche azione pericolosa. Francia ancora poco convinta dei propri mezzi e quasi mai incisiva nella manovra. Le grandi emozioni sono cominciate ad arrivare solo a dieci minuti dal termine quando, prima Avenatti per l’Uruguay, poi Veretout per la Francia, non sono riusciti a battere gli estremi difensori avversari. Dopo queste due grandi occasioni non c’è stato più tempo per altri brividi e le due formazioni hanno affidato il loro destino ai tempi supplementari. A quel punto la stanchezza ha cominciato a prendere il sopravvento, la volontà di far male all’avversario ha lasciato spazio alla convinzione di non poter più evitare i tiri dal dischetto. Convinzione che come spesso accade in questi casi si è tramutata in realtà e i calci di rigore sono diventati l’epilogo della Coppa del Mondo under 20. Disastrosa la partenza dei sudamericani che si sono fatti neutralizzare da Areola i primi due tiri. La Francia invece ha segnato tutti e quattro i suoi calci di rigore laureandosi così Campione del Mondo per la prima volta nella sua storia. Per l’Uruguay invece si tratta della seconda sconfitta in finale dopo quella del 1997 contro l’Argentina di Cambiasso e Riquelme.
Tanti potenziali grandi giocatori comunque quelli presenti nelle rose delle due squadre finaliste. Il talento più cristallino è forse quello di Thavin, attaccante di proprietà del Lille. Grandi qualità anche per due giocatori del campionato italiano, Pogba e Nico Lopez, entrambi strepitosi in quasi tutte le partite. Molto bene anche l’interista Laxalt (Uruguay), e il neo acquisto del Manchester United Varela. Sempre positivo in fase offensiva, un po’ meno in quella difensiva il terzino francese Digne, oggetto dei desideri di molte grandi squadre europee. Per tutti loro comunque si prospetta una grande carriera e qualcuno forse già sogna di vincere la Coppa del Mondo con la nazionale maggiore.
Nell’altra finale, quella valevole per il terzo posto, in cui si affrontavano Ghana ed Iraq, gli africani hanno travolto i loro avversari con un secco 3-0 conquistando così la medaglia di bronzo.