Moto GP – Aragon: In Spagna Marquez chiude il mondiale

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Il quattordicesimo gran premio della MotoGP di quest’anno, quello di Aragon, si è concluso con la vittoria di Marquez e di conseguenza con una sorta di ipoteca sul titolo che ora può solamente perdere per sua volontà, o  per meglio dire con scarsa concentrazione, dato che il distacco con i due piloti Yamaha, a solo quattro gare dal termine del mondiale, non lascia molto spazio alla fantasia.
Marquez non è stato perfetto in questo gran premio, forse anche fortunato nella dose che si addice ai vincenti, un erroraccio a gomme fredde rischia di mandarlo ad assaggiare l’asfalto, ma riuscito a rimanere in piedi si ritrova in quinta posizione e da lì inizia una gara infuocata con ritmo in crescita di pari passo con la temperatura delle gomme, dure.

La partenza di Vinales spiazza un po’ tutti, ma poi il pilota Suzuki si perde per strada e tra un lungo e l’altro finisce per chiudere soltanto in quarta posizione, certo con i suoi demeriti, ma effettivamente con delle capacità – almeno ad oggi – inferiori rispetto al trittico di testa.

Marquez, vincitore della gara e come dicevamo in apertura con buona probabilità del mondiale, si dimostra il freddo calcolatore in grado di vincere senza strafare dopo il rischio ad inizio gara ma mantenendo poi un ritmo elevatissimo, che de facto gli consegna le chiavi del mondiale.

Bello il duello tra i due piloti Yamaha, Lorenzo Rossi si danno battaglia fino all’ultimo, riportando in superficie – ancora una volta – le ruggini che li accompagnano praticamente da sempre, ad Aragon è Lorenzo a spuntarla ed avere la meglio, portandosi a soli 14 punti dal compagno di scuderia, che a sua volta insegue Marquez con un distacco di 52 punti.

Delude Dani Pedrosa, dopo un forse solo apparente risveglio, quello di Misano, il pilota spagnolo ritorna alle prestazioni opache di questo mondiale, il tutto è però aggravato dal fatto che il suo compagno di squadra chiude in prima posizione, e poi bisogna ricordare che sulla pista di Aragon la Honda ha un vantaggio naturale…che però non è stato affatto sfruttato.

Tremendamente deludente invece la prestazione di Dovizioso che in sella alla sua Ducati, fa la scelta delle gomme morbide, che si rivela completamente scellerata e obbliga il pilota italiano a tenere un ritmo minimal, il caldo della pista spagnola infatti consuma le gomme troppo in fretta e l’unico obiettivo del Dovi diventa quello di rimanere in sella alla sua belva rossa.

 

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