Tennis. Master 1000, Nadal abdica a Montecarlo. Trionfo per Novak Djokovic

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Nel principato di Monaco si interrompe la dittatura di Rafael Nadal. Il tiranno di Manacor dettava legge sui campi di terra rossa del Montecarlo Country Club da otto anni. Otto successi consecutivi grazie ai quali il tennista spagnolo aveva riscritto la storia del torneo monegasco. Ieri però è arrivato il colpo di stato di Novak Djokovic, il numero uno del tennis mondiale, che da un paio d’anni sta contendendo con successo lo scettro del potere tennistico al campione e rivale spagnolo.

La finale ha visto la netta supremazia del serbo, superiore tatticamente e fisicamente. Dopo essere iniziata con circa un’ora di ritardo a causa della pioggia, la partita ha fatto capire subito che per Nadal sarebbe stato molto difficile confermarsi campione per la nona volta consecutiva. Pronti, via e 5-0 in favore del serbo, straripante nel palleggio, tanti i vincenti e praticamente nessun errore gratuito. Nadal invece è apparso subito intimorito e poco sicuro. Troppo corti i suoi colpi con la pallina che non rimbalzava quasi mai oltre la linea del servizio. Per Djokovic è stato dunque  semplice mettere i piedi dentro al campo e anticipare, come solo lui sa fare, sia i diritti che i rovesci. Nadal, costretto a giocare a tre metri dalla linea di fondo, non ha potuto fare altro che difendersi cercando di limitare i danni. Il primo set si è concluso così 6-2 in favore del numero uno al mondo, con un Nadal più spaventato che mai. Lo spagnolo però non poteva arrendersi così facilmente. Già dall’inizio della seconda partita si è capito che l’avversario di Djokovic non era più quello impaurito e impacciato del primo set, ma il vero padrone del Principato di Monaco. Subito più alto il ritmo imposto da Nadal alla partita. I suoi colpi sempre più profondi ed incisivi hanno costretto Novak ad assumere un atteggiamento più difensivo. Nadal è riuscito a girare attorno alla palla per esplodere il suo diritto con più continuità e la contesa si è trasformata in una battaglia durissima. Il break è arrivato al quinto gioco del set, Rafa ha esultato stringendo il pugno, tornando così a mostrare tutta la sua grinta. Djokovic però non si è arreso, anzi durante l’ottavo gioco, con Nadal al servizio, è tornato a spingere con decisione sul rovescio dello spagnolo: break e 4-4. Un colpo che avrebbe affondato chiunque, ma non l’iberico. Il set infatti si è mantenuto equilibrato e durissmo fino a quando l’otto volte campione di Montecarlo ha strappato di nuovo il servizio all’avversario e si è portato in vantaggio per 6-5, con la possibilità di servire per allungare la partita al terzo set. A questo punto però si è visto il carattere del serbo, ancora controbreak e conseguente tiebreak. Lo sguardo di Nadal ha cominciato a perdersi nel vuoto, preludio di una fine ormai vicina. Il tiebrak è stato lo specchio della superiorità di Djokovic, 7 punti a 1 per il primo giocatore del ranking mondiale, Nadal detronizzato e primo successo al Master 1000 di Montecarlo, l’unico che gli mancava sulla terra rossa, centrato.

Una vittoria più che meritata per il serbo che ha dimostrato la sua supremazia fisica e mentale. Per il maiorchino c’è ancora tanto da lavorare per tornare ai livelli di un paio di anni fa, anche se la strada intrapresa è certamente quella giusta. Quella contro Djokovic è solo la seconda sconfitta da quando è tornato a calcare i campi ad tennis, statistica che fa capire quanto il numero quattro del mondo sia competitivo ai massimi livelli, quelli che gli competono. I prossimi appuntamenti (Barcellona, Madrid, Roma e Parigi) ci diranno se lo spagnolo tornerà a recitare il ruolo di padrone della terra battuta. Per farlo però dovrà sicuramente confrontarsi ancora con Novak Djokovic e allora sì che si capirà se sarà davvero tornato il terribile mancino di Manacor che tutti ricordiamo.

Giovanni Fabbri

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