Coppa Italia Primavera: la Roma demolisce il Milan, reti inviolate tra Juve e Fiorentina
di Cristiano Checchi
Con i grandi ancora impegnati nei quarti di finale, la Coppa Italia Primavera è invece arrivata alla fase conclusiva. Ieri, 18 gennaio, si sono giocate le semifinali d’andata. Campione in carica è la Fiorentina, che ha battuto in finale la Roma di Alberto De Rossi. Le due compagini che hanno dominato la scorsa edizione si possono trovare, ancora una volta, una di fronte all’altra.
ROMA-MILAN- Al Fulvio Bernardini di Trigoria le porte erano aperte per i sostenitori, più di un centinaio di spettatori hanno gremito la tribuna. I campioni d’Italia in carica non hanno dimenticato la sconfitta subita all’Olimpico di fronte ad una Tribune Tevere ed una Monte Mario piena, quella partita brucia ancora ai ragazzi di De Rossi. La dimostrazione è data dall’esultanza carica di grinta e rabbia di Carboni in occasione del gol che ha aperto le marcature. Il ritorno a Milano la settimana prossima rischia di avere poco senso: a meno che la Roma non si sucidi sarà lei a giocare la finale ancora una volta. Il punteggio finale recita Roma – Milan 6 a 1.
L’avvio di partita non lasciava certo presagire a questa debacle rossonera: 2 minuti ed è già miracolo del portiere giallorosso, Pigliacelli, su Ganz. Al 22′ è appunto Carboni a correggere un angolo del capitano Viviani in rete. Il raddoppio è opera della grande azione compiuta da Ciciretti, Sabelli e l’autore del gol, Tallo, che ha appoggiato a porta ormai vuota. Con il gol del 2 a 0 la partita si è virtualmente chiusa, la Roma ha trovato quella tranquillità che nei primi 15 minuti era mancata. La ripresa è poi un monologo giallorosso interrotto solo dalla trasformazione, da parte di Comi, del rigore assegnato al Milan per un fallo, molto dubbio, di Sabelli. Prima del rigore la Roma aveva però già trovato la rete per altre due volte: all’undicesimo era arrivato l’ultimo gol in Primavera di un commosso Caprari, ufficiale ormai la sua partenza per Pescara, pochissimi minuti dopo il sinistro di Caprari è arrivato anche il sinistro di Viviani da fuori area che aveva siglato il punteggio su 4-0. Con il punteggio sul 4-1 al minuto 76 è Verre a far festa siglando, su assist di Ciciretti, il quinto gol; a chiudere il “set” è Nego che al 91′ conclude in rete un azione personale partita dalla metà campo, saltando, dopo uno scambio con Tallo, il portiere e appoggiando a porta vuota. Il discorso qualificazione è forse chiuso. Gli uomini di De Rossi sulle spalle dei “grandi piccoli”, Caprari, Viviani e Verre, per Caprari c’è la serie B, Viviani è considerato da Luis Enrique una valida alternativa per il centrocampo e Verre ha già debuttato in Europa League, si stanno riproponendo per riprendersi la finale, magari proprio contro la Fiorentina.
FIORENTINA-JUVENTUS- L’altra semifinale, giocata ieri alle 18 e 30 all’Artemio Franchi di Firenze, si è invece conclusa sul punteggio di 0 a 0. A farla da padrone è stato il gioco maschio e duro, ci sono state poche emozioni, il pareggio è stato senza dubbio il risultato più giusto, risultato che rimanda tutto alla sfida di Torino dove a gli uomini di Semplici basterà anche un pareggio con gol; la Juventus invece, se vuole spezzare il duopolio Roma-Fiorentina (i tre titoli nazionali sono loro: scudetto alla Roma, Coppa e Supercoppa alla Viola), dovrà per forza vincere.